Nello scorso fine settimana si è disputata la ventesima edizione del Rally Città di Scorzé, gara valida per la Coppa Aci Sport di Zona, il Campionato Alpe Adria Rally Cup, il Trofeo Michelin 2023, il Trofeo Aci Vicenza, il R Italian Trophy e il Trofeo Pirelli-Accademia 2023.
Venerdì 4 agosto le verifiche sportive e tecniche, lo Shakedown e l’effettuazione della Superprova Speciale in notturna nell’area della dismessa base missilistica di Peseggia. Sabato 5 altre 8 Prove Speciali che hanno portato così ad avere oltre 60 km a cronometro su fondo asfaltato.
Al via per la MRC Sport un poker di equipaggi: miglior piazzamento di scuderia per Filippo Bravi, che “navigato” da Enrico Bertoldi su Hyundai i20 Rally 2 è giunto secondo in classifica assoluta. “Della gara siamo soddisfatti – ha commentato – In realtà la pioggia è stata una variabile felice per noi, pur rendendo insidioso il tracciato. Il secondo posto ci da il pass per la Finale di Cassino, quindi il primo obiettivo stagionale è stato centrato. A Piancavallo cercheremo di sfruttare il più possibile il coefficiente per tentare di vincere la Zona, che ora vede Marco Signor primo per il gioco degli scarti. La gara in sè è andata bene: a parte un errore sulla ps spettacolo e una prima ps del sabato non all’altezza. Il resto della giornata ce la siamo giocata alla pari con Marco, che ha meritato la vittoria, subendo distacchi di pochi decimi o secondi, il che ci rende felici per noi, il team e per la scuderia”.
Nono posto assoluto per Tullio Versace, che con Eneo Giatti alle note, guidava una Skoda Fabia. Questo il suo commento: “Una gara di alti e bassi. Belle prestazioni in alcune speciali, dove come tempi siamo stati tra i primi quattro, alternate ad errori pesanti e ad un paio di uscite di strada in altre, in una di queste tra l’altro abbiamo anche rotto il radiatore. Il meteo non ha aiutato, non avevo grande esperienza sul bagnato e ho pagato dazio. Per giunta in alcuni frangenti siamo stati anche sfortunati, come all’inizio della Superprova in notturna, quando si è inceppato il tergicristallo: abbiamo quindi dovuto affrontare tutta la frazione sotto una pioggia battente in quelle condizioni e inevitabilmente abbiamo accumulato da subito un gap pesante. In un altra circostanza abbiamo subito una penalità per un errore banale ad un controllo orario. Insomma, visto tutto quello che ci è capitato, siamo soddisfatti del nono posto; resta però un bel po’ di rammarico perché il podio oggettivamente era alla nostra portata”.
Subito alle spalle di Versace-Giatti si è piazzato invece l’equipaggio turco composto da Burak Cukurova e Burak Agkay su Hyundai i20 Rally 2. “Non conoscevamo né l’auto, che abbiamo provato per la prima volta allo shakedown, né il percorso e inevitabilmente abbiamo pagato per questa inesperienza – ha spiegato Cukurova – siamo andati prudenti, ma entrare nei primi dieci assoluti è stato un ottimo risultato. Una bella esperienza di cui faremo tesoro e di cui ci riteniamo soddisfatti sia noi, che il nostro team BC Vision, Friul Motor che ha preparato l’auto, e MRC Sport”.
Sfortunato invece il week end di Massimiliano Locatelli, che era a bordo di una Skoda Fabia RS con Giordano Gregori e che è stato costretto al ritiro. “Abbiamo toccato un muro nella seconda prova di sabato – ha raccontato – ci siamo girati, ma siamo riusciti a ripartire e ad arrivare a fine prova. Nella speciale successiva la macchina era particolarmente danneggiata e abbiamo accumulato un forte ritardo: di fatto la gara è finita lì. Al riordino il team ha fatto miracoli, ma nel secondo giro, sempre nella seconda prova, siamo finiti in un fosso. Il fondo viscido, la pioggia e il fango hanno avuto il loro peso, ma anche il fatto che l’auto era nuova, una vettura di nuova concezione con tanta spinta sul posteriore, che ci portava a perderla sugli sporchi . Insomma, è stato un rally difficile, che però ci ha fatto capire che la macchina ha un potenziale enorme: deve essere solo regolata e assettata nel modo migliore e potrà darci grandi soddisfazioni”.
Fonte: Piergiorgio Grizzo
Foto: 2Emme Photorace