L’appuntamento con la manifestazione motoristica voluto e supportata da ACI Storico in sinergia con l’Automobile Club d’Italia, ha raggiunto un enorme successo anche nella tappa che ha visto protagonisti l’AC Pavia e luoghi inediti dell’Oltrepò Pavese. Grazie al fondamentale supporto dell’Ente presieduto da Marino Scabini con la direzione di Giuseppe Gallinaro, Ruote nella Storia ha regalato una nuova meravigliosa esperienza, il 20 e il 21 aprile, accompagnandosi alla 2^ edizione del Trofeo Colline e Oltre.
Tornato anche per l’edizione 2024 nella Provincia di Pavia, il prestigioso evento in itinere dedicato all’importanza delle vetture d’epoca e alla riscoperta territoriale è approdato ancora una volta lungo territori dai panorami esclusivi e luoghi storici dall’importanza unica.
In questa seconda edizione pavese di Ruote nella Storia, la manifestazione si è concentrata sulla scoperta di del territorio dell’Oltrepò e delle sue meraviglie come i bellissimi castelli, protagonisti proprio di questa ‘due giorni’ ricca di storia, cultura, tradizione ed eccellenze locali. I partecipanti all’autoraduno, infatti, hanno potuto visitare luoghi aperti al pubblico per la prima volta, veri beni esclusivi.
-“L’evento è andato molto bene – ha voluto sottolineare con un certo entusiasmo il Presidente dell’Automobile Club, Marino Scabini – la collaborazione, con enti di promozione del territorio come Colline e Oltre, ha fatto ancora bingo. Colline e Oltre, in particolare, è una società di Banca Intesa e Banca del Monte che ha come mission la promozione del territorio pavese e soprattutto, appunto, dell’Oltrepò Pavese, da qui il titolo di ‘Trofeo Colline e Oltre’ proprio per evidenziare questo connubio con l’Automobile Club locale. Nelle location che abbiamo toccato, oltre alla bellezza indiscutibile delle auto, c’è stata anche tanta gente che ha potuto ammirare queste dimore chiuse da tempo e aperte per l’occasione e da adesso in poi riaperte per la fruibilità del pubblico. Ruote nella Storia è stata da questo punto di vista, quindi, anche una grossa pubblicità per il territorio, per queste location fantastiche e anche per il Pinot Nero, fiore all’occhiello dell’Oltrepò Pavese”.-
Sabato 20 aprile, dopo aver lasciato il Castello di San Gaudenzio, i partecipanti all’autoraduno si sono recati presso la Tenuta Frecciarossa, secolare azienda vinicola tra le colline di Casteggio. Successivamente il tour è proseguito verso il Castello Malaspina Varzi che sorge nel cuore del borgo medievale di Varzi, circondato dalle verdi colline dell’Alta Valle Staffora, qui anche una degustazione di eccellenze locali. Il pomeriggio del sabato, invece, è stato dedicato alla regolarità con le prove libere presso il Circuito di Cervesina. Il sabato si concluso con il rientro verso il Castello di San Gaudenzio per vivere un momento di condivisione con la cena di gala.
La domenica 21 aprile altra visita di un luogo esclusivo: il Castello di Montalto. Qui, oltre alla visita della suggestiva dimora, i partecipanti hanno potuto gustare prodotti esclusivi e prelibatezze locali. Infine, altro momento conviviale è stato il pranzo conclusivo, dopo aver visitato Casale Denari, l’antico monastero del ‘600 oggi rivisitato con identica suggestione del passato.
Sposando a pieno lo spirito della manifestazione, la riscoperta del patrimonio territoriale si è accompagnata, come sempre, alla meraviglia delle vetture d’epoca. Tutti modelli dal fascino esclusivo atto ad esaltare l’importanza delle auto d’epoca nella storia dell’evoluzione di tutto il motorismo. Presenti vetture molto particolari, ciascuna con la propria unicità irripetibile e suddivise in gruppi: Bugatti, Lancia, Porsche e Ferrari. Tra i numerosi e bellissimi modelli, 25 equipaggi in tutto, 8 Bugatti tra cui la Brescia del 1936, poi una Fiat Coppa D’oro di Villaresi del 1936, una Lancia Fulvia del 197 e una Porsche turbo 996 del 2003.
Con tutti i presupposti per una nuova esaltante edizione con l’AC Pavia, Ruote nella Storia torna ad aprile 2024 la prossima domenica 28 con l’Automobile Club di Treviso.
Fonte: Rosario Giordano