43° Rallye San Martino di Castrozza: gran duello con Campedelli-Canton, battuti per soli 4’’7, che resistono in vetta al tricolore. Terzo posto di Rossetti-Fenoli a 14’’5.
Stefano Albertini e Danilo Fappani con il tempo totale di 1:03’34’’1 hanno vinto il 43° Rallye San Martino di Castrozza, terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally Asfalto, della Coppa Rally di Zona e della Toyota Yaris Rally Cup, con ben 135 equipaggi in gara. Finalmente il sigillo della gara mito per l’equipaggio bresciano che non aveva vinto al cospetto delle Dolomiti nei due anni d’oro, 2017 e 2018, in cui si aggiudicarono lo scudetto Ciwrc. Incertissima ed emozionante la sfida iniziata ieri sera a San Martino con la prova speciale spettacolo per le vie del paese. Il più veloce, dinanzi al pubblico delle grandi occasioni, è stato il comasco Corrado Fontana facendo ruggire la sua Hyundai i20 Wrc sui 2970 metri di tracciato cronometrato in 2’39’’5 (record alla quarta edizione della stracittadina). Ma questa mattina Fontana, leader anche dopo la prima “Gobbera” (10,740 km), dove ha graffiato la Citreon Ds3 Wrc di Luca Pedersoli in 6’25’’7, ha sbattuto sulla Val Malene ed è uscito di scena. Idem Andrea Nucita con la posteriore destra della sua Skoda Fabia aperta dopo una toccata. Il più veloce nel primo assalto sulle lunghe di “Val Malene” (18,100) e Manghen (18,670) è stato il friulano Luca Rossetti con una Hyundai I20 Rally2, rispettivamente in 11’59’’5 e 12’07’’2, andando a insidiare la nuova leadership della corsa da parte di Albertini. Alla pausa il bresciano era davanti di 1’’6 e il campione in carica Simone Campedelli (altra Skoda) terzo a 3’’6 davanti a Pedersoli staccato di 6’’3 nel totale. Nella ripetizione della “Gobbera”, altro graffio del “Pede” in 6’22’’2, Campedelli a 0’’9, Albertini a 1’’5 e Rossetti a 4’’7, rimodellando il podio virtuale con Albertini primo, Campedelli secondo a 3’’0, Rossetti e Pedersoli appaiati terzi a 4’’8. Ma tornati sulla “Val Malene” è apparso chiaro che il primato assoluto riguardava solo i due davanti, con scratch di Albertini in 11’53’’3 e Campedelli a 0’’1, un battito di ciglia. Decisivo l’ultimo “Manghen” con Albertini in cattedra timbrando in 11’59’’9, Campedelli a 1’’6 e così staccato di 4’’7 nel totale, mentre Rossetti ha ceduto 5’’7 chiudendo terzo a 14’’5, Pedersoli 6’’6 e quarto a 16’’5. Ottimo il secondo “Manghen” di Corrado Pinzano (Volkswagen Polo) con il terzo crono parziale per chiudere quinto assoluto a 28’’0. Dentro il primo minuto anche la Skoda di Giuseppe Testa 53’’8 e la Hyundai di Manuel Sossella a 53’’8. Il vicentino, qui vincitore nel 2018, ha mostrato di avere ancora un gran passo e ha preso punti importanti per la Coppa Rally di Terza Zona, . A completare la top ten Rudy Andriolo, Andrea Perego e Paolo Menegatti, anche loro su Skoda Fabia. Migliori dei piloti trentini Matteo Daprà e Giorgio De Tisi.
FINALI DI CLASSE
Partiti in 135, arrivati 98. Corsa dura e selettiva, ma quest’anno in condizioni di asfalto integralmente asciutto, dopo la pioggia di ieri solo per una parte dello shake down. Le R5/Rally2 hanno occupato le prime posizioni fino al 19. posto assoluto, un dominio interrotto dalla prima delle GR Yaris di Classe RT1N4x4, quella di Simone Di Giovanni e Andrea Colapietro che ha concluso in 1:07’30’’3, immediatamente prima dei rivali Salvatore Lo Cascio e Gianfrancesco Maria Rappa a 7’’8, terzo posto del monomarca Toyota per Thomas Paperini e Simone Fruini a 31’’3, quarto invece il leader della serie giapponese, l’under Jacopo Facco con Piero Elia Ometto alle note. Protagonista fin dall’avvio serale Lorenzo Grani con Samanta Grossi sul sedile di destra della Peugeot 208 Gt Line griffata Pintarelli Motorsport, primo posto di Rally 4 2000a/1300t in 1:08’35’’3, 28. assoluto davanti a Gianluca Saresera e Daniel Taufer, Mattia Broggi e Andrea Chinaglia, pure su Peugeot. Unico con una vettura Rally 3 il tedesco Sandro Wallenwein assieme a Marcus Poschner su Ford Fiesta, 36. assoluto in 1:09’44’’4. Super 1600 dominata da Giovanni Cocco e Christian Buccino con il totale di 1:09’58’’0 e un 40. assoluto, marcando il distacco su Damiano Schena e Giordano Corradin, Walter Lamonato e Beatrice Croda (tutti su Renault Clio). Delle due vetture K10 in lizza, al traguardo solo la Peugeot 106 S16 di Leonardo Cesaro e Alessandro Gaio. Falcidiata la Classe N5 Nazionale con cinque ritiri su sei al via, unico equipaggio superstite Devis Ravanelli e Fabrizio Handel su Citroen Ds3, 45. assoluto. Confronto ravvicinato tra le Rally 5 con successo di Andrea Scalzotto e Sara Montavoci in 1:11’49’’2, per loro un buon 45. assoluto in una gara con tante vetture di Classe superiore al via. Podio di Classe per Nicola Schileo Matteo Zaramella, Marco Barzan e Luca Altoé (tutti su Clio). In A6 al comando dall’inizio alla fine Gabriele Cappellari e Domagoj Dujman con un totale di 1:11’59’’4 che vale anche il 48. assoluto, staccati i pur validi Marco Fanton e Ileana Contado, Gianantonio Corso e Mauro Taverna. Si è piazzata al 54. posto la Peugeot 207 Super 2000 di Tiziano Panato e Milena Danese, unica della sua categoria, giusto davanti all’unica Renault Clio di R3 al traguardo, quella di Cesare Rainer e Thomas Moser. Grazie all’infornata di equipaggi tedeschi c’è stata lotta anche in N4 con vittoria di Martin Kainz e Stefanie Fritzensmeier in 1:14’11’’6 davanti ai connazionali Klaus Osterhaus e Frank Christian, Michele Milani e Christian Camazzola, tutti e tre su Mitsubishi Lancer Evo IX. Primi di Ra5N Marco Cappello e Simone Fabbian su Suzuki Swift, di RSTB16P (un algoritmo) Rino Lunelli e Massimo Boni su Mini Cooper. Tra le Rally 4 1600a/1067t la firma di Rudi Cappellati e Natascia Freschi in 1:16’48’’9 davanti a Ivan Stival e Stefano Lovisa, Andrea Zanon e Giuseppe Cogo. Quattro su cinque le N2 all’arrivo con la Peugeot 106 S16 di Manuel Lesa e Yari Costantini prima, l’omologa di Thomas Morandell e Alain Tabarin seconda, la Citroen Saxo Vts di Daniele Maimeri e Gianmaria Zerbato terza. Solitaria in Classe RA5H la Suzuki Switf di Michele Marinelli e Michele Pio D’Errico. Solitaria in fondo la Renault Clio Williams di Paolo Camerotto e Alessandro Marangotto, prima dunque di A7. Chiusura di cerimonia con la Renault Clio di Classe RS 2.0 di Fabio Pierobon e Luca Polesel, comunque soddisfatti di aver traguardato. Giusto dare conto anche di graduatorie speciali: tra i conduttori Under 25 primo Salvatore Lo Cascio davanti a Jacopo Facco e Gabriele Cappellari; tra gli Over 55 primo “Pedro” davanti a Vittorio Ceccato e Giovanni Dezulian. Infine la coppa di scuderia appannaggio della E.A. Sport Investment davanti a Pintarally Motorsport e Hawk Racing Club, ricordando che la graduatoria è stilata sui tempi dei concorrenti nella graduatoria assoluta e non si basa sul numero dei partecipanti, né dei risultati nelle varie Classi.
Foto: ACI Sport
Fonte: ufficio stampa
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