Rally Italia Sardegna 2024: Siviero spiega le speciali

Tiziano Siviero ha disegnato anche questa edizione del Rally Italia Sardegna, la 21a di questa manifestazione che dopo un anno torna ad Alghero. L’ex navigatore di Miki Biasion ha preparato il tracciato di gara del RIS 2024 e ci illustra quali saranno le principali novità della corsa. Il programma del rally prevede un percorso composto da 16 prove speciali suddivise in tre tappe per complessivi 266,12 km cronometrati. 
GARA PIU’ COMPATTA. «Quest’anno si parte da Alghero – ha commentato Siviero – e quindi siamo tornati in pratica allo schema classico di percorso degli anni scorsi, con le classiche prove speciali vicine alla zona di Alghero soprattutto nella tappa finale, e c’è poca Gallura. La gara rispetto al passato ha un format più compatto, è un esperimento che abbiamo adottato su richiesta della FIA e della WRC Promoter in base ad una deroga che la Sardegna ha ottenuto, per correre e testare un format di evento più concentrato, che potrebbe diventare un’opzione per altri organizzatori nel prossimo futuro, in base ai nuovi regolamenti FIA in corso di introduzione».

Shakedown di Ittiri (2,08 km). «In pratica – ha continuato Siviero – vista l’indisponibilità della prova di Olmedo in quanto non è stato possibile avere i permessi per accedere alla cava dismessa, e visto le pessime condizioni della speciale di Putifigari, abbiamo scelto quest’anno di far disputare lo shakedown con un percorso in linea nell’Arena di Ittiri, dove il pubblico avrà facile accesso, ed in cui gli spettatori potranno vedere per la prima volta nella storia il 90% del percorso di gara di uno shakedown, una novità interessante».

LA PRIMA TAPPA (77,82 km cronometrati). 
Osilo-Tergu (25,65 km): «La prima speciale è una versione allungata ed inedita della classica prova di Osilo-Tergu, in cui sarà fondamentale saper gestire l’utilizzo delle gomme. E’ un crono che come sappiamo è caratterizzato all’inizio da un fondo abrasivo, mentre nella nuova parte che è stata utilizzata in passato per il “Monday Test”, il fondo cambia ed è scorrevole. Una prova impegnativa in cui potrebbero esserci delle sorprese, anche perché questa è oltretutto la prima speciale della gara».
Sedini-Castelsardo (13,26 km): «La seconda speciale è il classico crono che termina con la bella immagine dall’alto con Castelsardo sullo sfondo, una prova identica a quella dell’anno scorso. E’ la prova speciale con più accessi dell’intera gara, in cui il pubblico ha solo l’imbarazzo della scelta su cosa scegliere da vedere, visto che c’è di tutto».

LA SECONDA TAPPA (149 km cronometrati). 
Tempio Pausania (12,03 km). «Ha la stessa versione delle prime tre volte in cui l’abbiamo disputata dal 2020 al 2022, con un finale quindi diverso dall’anno scorso perché l’ultimo tratto sarà di nuovo ospitato nel tratto molto stretto tra le sugherete del Sugherificio Molinas. In pratica è un crono molto impegnativo che, come ha ricordato Neuville, nel tratto finale ha almeno 15 punti dove puoi staccare una ruota. Una speciale in cui bisogna stare davvero all’occhio, dove nel 2020 la Ford con Suninen aveva fatto a sorpresa la differenza, ed in cui Lappi era uscito di strada due anni fa».
Tula-Erula (22,61 km). «Ha una versione quest’anno più completa e più lunga che l’ha fatta diventare la prova a mio avviso più difficile dell’intera gara. Sarà quella che farà più differenza in assoluto, potrebbe essere la prova decisiva dell’intera gara, perché presenta dei continui cambi di ritmo, con tratti scassamacchine a cui seguono tratti più larghi e veloci, con sempre presente il classico passaggio di Erula tra le pale eoliche molto apprezzato dal pubblico».
Monte Lerno-Monti di Alà (25,33 km). «In pratica abbiamo messo insieme il meglio della prova di 50 km dello scorso anno. In sostanza abbiamo unito utilizzando gli sterrati più belli a nostra disposizione, il classico salto di Monte Lerno posizionato all’inizio della prova con la parte finale, tutta ricavata nella cornice della Arena nuova di Alà. Ovviamente ci aspettiamo tanto pubblico sia al salto che nell’Arena».
Coiluna-Loelle (14,53 km). «Sarà la prova tv, in pratica per la prima volta vedremo assegnare i primi 18 punti del sabato dal vivo a fine speciale. È una prova che tutti conoscono, fatta e rifatta, come sempre molto veloce, con il classico salto in lungo di Crastazza ed un finale che presenta un nuovo guado ed un tratto ricavato su un vecchio tracciato di rallycross, e con l’ultimo tratto di speciale che si conclude proprio al nuraghe Loelle».

L’ULTIMA TAPPA (39,30 km cronometrati). Cala Flumini (12,55 km). «La tappa finale si presenta identica a quella di due anni fa, con la prima speciale di Cala Flumini che presenta pochi punti di accesso per gli spettatori, ma che è molto bella da guidare visto che avrà come nel 2022 meno km ma più terra, dato che sono stati eliminati i tagli asfaltati».
Sassari-Argentiera (7,10 km). «La power stage è identica a quelle di due anni fa, e come allora avrà una partenza anticipata di alcune centinaia di metri. Come sempre ci saranno moltissimi spettatori in questa speciale, che con il suo fondo sabbioso e le sue insidie è diventata una grande classica di questa gara, grazie anche al suo tratto finale a bordo mare».
Fonte e foto: ufficio stampa

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