Osservare le vetture di un tempo alimenta la convinzione di quanto la tecnologia sia stata in grado di stupirci già molti anni fa. E insieme a lei l’eleganza e la cura nei dettagli ovviamente stravolti con lo scandire del tempo. Il Veteran Car Club Torino ha offerto la suggestiva occasione di vedere da vicino questi gioielli costruiti prima della seconda guerra mondiale e soprattutto risentirne il suono lungo una strada che nel corso degli anni è diventata una vera e propria icona dell’automobilismo.
Sono passati 121 anni dalla prima edizione della Susa – Moncenisio, una competizione che vanta il privilegio di essere stata la prima corsa in salta della storia. E qualcuna di queste vetture è tornata sui “Touniquets” (cosi vengono chiamati i tornanti in francese) che da Susa salgono al colle lungo un panorama che la giornata estiva ha reso ancor più affascinante.
Il via dell’evento con la presenza dell’Assessore Regionale Fabrizio Ricca “E’ un pezzo di storia indimenticabile che rivive grazie al Veteran Car e ci da l’occasione di vedere dei veri e propri gioielli custoditi in modo maniacale dai loro possessori” ha dichiarato Ricca. Presente al via su una Porsche anche Marco Canavoso autore di un libro che racconta la storia della competizione dalla sua nascita. Il gusto della competizione ha trovato il suo momento ideale nel pomeriggio del sabato quando, ritornati a Susa , le vetture si sono sfidate lungo una birillata allestita in Piazza della Repubblica.
Un occasione ripetuta anche la Domenica che ha visto vincitrice la “Amilcar” portata in Piemonte da un equipaggio francese. Alle loro spalle una “Ford T” mentre sul gradino più basso del podio ha concluso una delle vetture sicuramente più osservate dell’evento: la Fiat 1100 in versione “cassonata”.
“Il lato competitivo di questo evento assume certamente una importanza secondaria rispetto al suggestivo spettacolo offerto da queste automobili lungo una strada che esalta la storia sportiva non solo italiana” racconta Massimo Lazzaro presidente del Veteran Car Club Torino. “Una quarantina di vetture fra le quali delle vere e proprie chicche hanno reso questa due giorni particolarmente riuscita. Del resto, come ha affermato anche l’assessore Ricca, le automobili storiche riscuotono un sempre maggior interesse e sodalizi come il nostro lavorano perchè queste auto possano essere ammirate sempre più spesso”.
Fonte: Massimo Grosso | ufficio stampa
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