Tra i settantaquattro iscritti (provenienti da sette Nazioni diverse) alla 52esima edizione del Rally di San Marino, tenutasi sabato 22 giugno, c’erano anche due equipaggi austriaci che correvano con i colori della MRC Sport su altrettante Skoda Fabia Evo: Simon Wagner, che correva con Katharina Jara Hain, e Liam Muller al cui fianco c’era Alexander Hirsch.
La gara era valida come quarta prova del Campionato Italiano Rally Terra, per il CIAR Sparco Junior e per la Coppa di Zona e ha offerto grande spettacolo sulle speciali sterrate tra San Marino e Montefeltro. Nove le prove speciali (tre da ripetere tre volte, “Terra di San Marino”, “Lunano” e “Macerata Feltria”). Tre i riordini previsti, due presso il Multieventi e uno in località Piandimeleto, nel territorio della Repubblica di San Marino.
Wagner, autore di un’ottima prestazione, é stato premiato da un terzo posto che ha sorpreso lui per primo.
“E’ stato un week end incredibile – ha detto – con grandi prove in un territorio meraviglioso e con un’ottima organizzazione. Il terzo posto é molto piú di quello che ci aspettavamo, vista la mia poca esperienza sulla terra. Ci siamo proprio divertiti al nostro primo rally insieme: Jara ha fatto davvero un grande lavoro, cosí come la RB Motorsport”.
Questo invece il resoconto di Liam Muller, anch’egli tra i protagonisti della giornata, almeno fino allo sfortunato episodio, che ne ha compromesso la classifica finale: “Finalmente siamo tornati in gara con la Skoda Fabia e ci siamo divertiti molto. Avevamo bisogno della prima prova speciale per abituarci nuovamente alla macchina, cosa che poi si è fatta sentire nella seconda con un sesto ed un quinto tempo totale. Nel terzo round poi la svolta con un secondo tempo assoluto nella settima piesse, a soli 0,8 secondi dal vincitore della speciale, Simon Wagner. Purtroppo poi ho avuto una foratura nella prova successiva e ho dovuto proseguire lentamente fino al traguardo. A causa dei danni alla vettura causati dalla foratura, abbiamo dovuto rallentare nell’ultima prova. Ma abbiamo potuto imparare ancora molto in queste speciali molto impegnative”.
Piergiorgio Grizzo