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La MRC Sport al 15° Baja di Primavera

Sul greto secco del torrente Artugna, nella pedemontana pordenonese, si è tenuta, venerdì 25 e sabato 26 aprile, la 15esima edizione del Baja di Primavera, ormai celeberrima gara di rally tout terrain, sorella minore della gara valida per la Coppa del Mondo di specialità.
La MRC Sport era presente con ben 7 equipaggi.

Alessandro Prosdocimo era in gara con Marsha Zanet su Ford Escort Rs. “La gara è andata bene – ha raccontato – ho corso con la mia vecchia Ford Escort del 1978 per la prima volta dopo un restauro durato sei anni e quindi è stata una gara emotivamente molto forte, perché è una macchina vecchia, che ho scelto di farmi per me e anche per la mia vecchiaia e quindi il debutto con quest’auto era il leitmotiv di tutta la gara. Il risultato fondamentale era arrivare in fondo perché, ovviamente, sistemandola in maniera artigianale l’obiettivo era arrivare in fondo; quindi non era così scontato come con le auto moderne, ma abbiamo portato a termine la missione! Nel primo passaggio delle quattro prove speciali, abbiamo subito una rottura a un tirante dello sterzo, ma l’abbiamo riparata pagando una penalità di un paio di ore e siamo rientrati in gara. Siamo riusciti a fare gli altri tre giri arrivando alla fine. Eravamo in due in categoria Historic, quindi sono arrivato secondo, ma di fatto sarei arrivato ultimo perché comunque con le penalità subite quello sarebbe stato il risultato. In ogni caso la vittoria è stata arrivare in fondo ed è stato bellissimo anche perché correvamo nel mio paese natale, visto che io sono nativo di Aviano, e per giunta le prove speciali erano quelle del vecchio Aviano Rally e del Rally Piancavallo che sono stati fondamentali nella nascita della mia passione per il motosport. Penso che entro l’estate ritorneremo sicuramente a cavallo, perché voglio prendere mano con questa auto storica per l’anno prossimo e fare qualche gara in più del campionato storico”.


Fabio Samsa al debutto in questa specialità alla guida di un performante Tayoya Hilux con a fianco l’esperto Mirko Brun commenta così la propria gara: “E’ andato tutto decisamente bene sopra le aspettative, l’ obiettivo era fare chilometri ed accumulare esperienza con il mezzo, ogni prova speciale sono riuscito a prendere sempre più mano con la macchina che, ad esclusione di un piccolo problema di elettronica nella gestione del cambio è stata impeccabile. Faremo altri test per affinare la guida ed il feeling con il mezzo in previsione della prossima gara che sarà in Sardegna a metà maggio.

Cristian D’Agnolo era in lizza con Michele Cussigh su Yamaha YXZ 1000 R. Questo il suo report: ” Partiamo dal fatto che era una gara nuova, con un mezzo nuovo per me e la BC Vision Motorsport, navigatore nuovo e all’esordio nei cross country, quindi c’era solo un obiettivo: crescere metro dopo metro, acquisire esperienza e dati fondamentali per il futuro. Abbiamo dimostrato che, pur con qualche problemino siamo competitivi per i piani alti della classifica assoluta. Un ringraziamento alla BC Vision Motorsport che crede in me e in questa nuova avventura: siamo una squadra, dove il legame umano e professionale fa la differenza. Voto 10 al mio neo copilota e grazie al presidente Giacomo De Luca, presente prima, durante e dopo la gara. Ora ci aspettano 3 mesi intensi per preparaci all’Italian Baja, valido per la Coppa del Mondo Fia Cross Country, dove ci confronteremo con i migliori al mondo della specialità” .

Claudio Allegranzi e Sandra Castellani erano a bordo di un Suzuki Gran Vitara.
“Le speranze si sono infrante al km 3 della PS1 – ha raccontato Castellani, che leggeva le note – La Suzuki Grand Vitara, negli scorsi mesi, è stata sottoposta ad alcune modifiche e, fatto qualche test, tutto sembrava a posto. Purtroppo, nonostante il lavoro e l’impegno, qualcosa ha deciso di non funzionare. Poco dopo lo start, abbiamo perso potenza fino allo spegnimento del motore; questo è accaduto più e più volte nel corso della PS1 e di tutte le successive. Solo la PS3 non ci ha tormentati: l’auto si è spenta solo due volte, ma è rimasta costantemente fiacca. Per il resto tutte le PS sono state un susseguirsi ininterrotto di rallentamenti e stop ogni poche centinaia di metri. In buona sostanza, qualcosa fa andare in recovering il motore, che perde potenza sino a spegnersi, con successive difficoltà di riaccensione e ripresa del percorso. Nonostante un’ora di lavoro indefesso al service, non c’è stato modo di capire cosa faccia i capricci. Una grande delusione che ha annientato in poche battute l’impegno lavorativo profuso in questi mesi e la carica che avevamo allo start. In ogni caso grazie ai nostri ragazzi Stefano Marzotto e Denis Cordenons per il loro lavoro ed impegno prima e durante la gara, più di così non avrebbero potuto fare.”

Giuseppe Ananasso era in coppia con Rocco Sbaraglia su una Suzuki Gran Vitara. “Gara molto sfortunata che ci ha visto fuori già alla prima speciale per un gravissimo incidente che non ci ha lasciato ferite, ma che ha visto la macchina pesantemente danneggiata – è stato il telegrafico commento dello stesso Ananasso – nei prossimi giorni ragioneremo sui danni e sul da farsi per il resto della stagione”. Telegrafico il commento di Lorenzo Codecà che purtroppo ha bruciato la guarnizione di testo dopo solo 8km della prima ps, ci rifaremo in Sardegna.
Fanny Piccoli

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