La MRC Sport era presente con un cospicuo manipolo di equipaggi alla 12esima edizione del Rally Terra Sarda, tenutosi nello scorso fine settimana tra gli asfalti della Gallura con epicentro a Porto Cervo. La gara, alla quale prendevano parte 110 vetture, era valida come ultimo appuntamento del TER Series e come penultima manche del TER – Tour European Rally e della Coppa Rally di Zona 10.
Maurizio Diomedi era a bordo di una Skoda Fabia RS con Giuseppe Pirisinu alle note ed ha chiuso al quarto posto in classifica assoluta. “Volevo fare questa esperienza sulla Skoda Rs – ha detto – macchina assolutamente nuova per me e cosí, come faccio ormai da diversi anni, mi sono affidato alla P.A. Racing, che anche stavolta mi ha fornito un’ottima vettura. Il sabato lo abbiamo usato come tappa di apprendistato per impratichirmi con la nuova auto. Nella prima prova di domenica, la Aglientu, che é anche la piú importante della manifestazione, ho registrato un buon tempo: quarto posto senza grandi distacchi dai leader della classifica. La macchina peró aveva un assetto troppo alto e morbido, che non mi consentiva di spingere quanto volevo. Abbiamo operato le opportune modifiche, si sperava di fare meglio, ma un incidente ha costretto gli organizzatori a cancellare le ultime due prove e cosí quarto ero e quarto sono rimasto. E’ stata un’esperienza, quindi, positiva, che mi ha lasciato, peró, un po’di amaro in bocca”.
Alessio Cuccheddu era a bordo di una Peugeot 208 con Davide Panu.”E’ andata abbastanza bene – é stata la sua chiosa – in classe R4 la battaglia era agguerrita. Eravamo in quindici e noi ci siamo piazzati quarti. Peccato che nel primo giro delle tre prove del sabato i tracciati fossero molto sporchi e forse non avevamo l’assetto giusto. Al secondo giro abbiamo risolto, abbiamo preso fiducia migliorando sensibilmente i tempi. Peccato anche per le prove annullate nel finale, ma anche questo fa parte di queste competizioni. Ringrazio la mia famiglia e la scuderia e faccio i complimenti a tutti i miei avversari di classe”.
L’esordiente sul sedile di sinistra Marco Murranca (navigatore, vincitore del 29° Rally Golfo dell’Asinara) guidava anch’egli una Peugeot 208 con Marinella Bonaiti alle note. Questo il suo resoconto: “E’ andata bene. Peccato aver picchiato sulla prova di Tempio Pausania, ma aldilá di questo ci siamo divertiti. Macchina performante, navigatrice impeccabile, scuderia sempre presente. Un’esperienza molto bella, da ripetere al piú presto”.
Nicolosa Guiso e Alice Mulas erano a bordo di una Citroen Saxo. “La nostra avventura al Rally Terra Sarda è stata breve ma intensa – ha commentato Guiso, la driver – Siamo partite male già dalla prima prova ad Arzachena con un problema all’interfono, non sentivo la naviga e ho dovuto guidare a vista per entrambe le prove, cosa per me abbastanza difficile, vista la mia poca esperienza.
Dopo aver tentato di risolvere il problema, all’uscita dell’assistenza si è presentato un problema meccanico, che ci ha costrette a ritirarci dalla gara. Ringraziano comunque tantissimo gli sponsor che ci hanno permesso di partecipare e il nostro presidente Giacomo De Luca, sempre presente a sostenerci”.
Non é andata affatto bene ad Alberto Contini a bordo di Peugeot 208 con Andrea Zara sul sedile di destra. “Purtroppo il nostro rally é finito sulla seconda prova di Sant’Antonio: per un errore siamo usciti danneggiando la macchina” é stato il suo telegrafico e sconsolato commento.
Francesco Tali e Giulia Cefis su Ford Fiesta non hanno brillato, ma sono riusciti ad arrivare in fondo. Lapidario anche il suo commento: “Prove brutte e sporche. Per fortuna siamo riusciti ad arrivare alla fine senza fare danni”.
Sfortunata l’esperienza di Fabrizio Martinis affiancato come consuetudine dalla moglie Valentina Boi su Peugeot 208. “E’ andata male – ha spiegato – ci siamo dovuti ritirare per un problema meccanico alla terza prova dell’ultimo giro. Peccato perché era iniziata molto bene fin dallo shake down, l’assetto era buono e giá nella prima prova, sullo stesso tracciato dello shake down, avevamo migliorato di un secondo. Idem nella seconda prova dopo la quale eravamo in testa alla classifica di R4. Sulla piesse di Tempio Pausania peró ho avvertito una vibrazione strana e abbiamo riscontrato un problema di trasmissione. Siamo arrivati lo stesso alla fine della prova, ma tirando i remi in barca per non fare danni ed accumulando tre minuti e mezzo di ritardo. A quel punto abbiamo deciso di ritirarci. Dispiace perché con quell’auto e grazie al supporto del team RM potevamo pensare al decimo – undicesimo posto assoluto”.
Piergiorgio Grizzo