La iconica competizione labronica è prevista dall’8 al 10, inserita nel Campionato Italiano della specialità di Regolarità a Media.
Le iscrizioni sono prorogate al 5 giugno. Vengono descritte le strade della competizione, che riportano al glorioso passato della gara di rally.
È tutto oramai pronto, presso l’organizzazione della Scuderia Falesia e in Aci Livorno, per la seconda edizione della Coppa Liburna, terza prova del Campionato Italiano di Regolarità a Media, in programma per l’8-10 giugno nella provincia livornese, “sconfinando” sulle colline pisane e nell’alta Maremma, per quello che sarà un evento a diciotto carati.
Siamo in dirittura di arrivo per quanto riguarda l’argomento delle iscrizioni, che sono prorogate a lunedì 5 giugno ore 24,00, grazie al benestare federale.
Lo scorso anno, dopo 56 anni dalla prima edizione, la competizione di sola regolarità a media per auto storiche, tornò a proporre le stesse prove speciali di un tempo, quelle degli anni d’oro di una delle gare più iconiche d’Italia e non solo, ma del continente. Un grande ritorno, quest’anno poi avvalorato dalla titolarità tricolore, andando a proporre due giornate di competizione tra i migliori specialisti italiani della Regolarità a media.
Il nuovo quartier generale è previsto al “Paradu Ecovillage Resort” mentre partenza ed arrivo sono confermate a Bolgheri. Si puntava in alto lo scorso anno, si guarda ancora più lontano adesso, con la Coppa Liburna che è l’unica manifestazione di Regolarità a media in Italia che si svolge da sola, quindi non al seguito di altre gare di rally, un valore unico, per garantire ai concorrenti tutti i riflettori della scena ed un ritmo di gara “serrato” su strada chiusa al traffico, contando ben 13 prove speciali, 7 diverse.
Un evento a diciotto carati, insomma, che anche quest’anno certamente non può non suscitare il desiderio di “esserci”, come già hanno peraltro anticipato i principali “nomi” e le Scuderie più in vista d’Italia nella specialità.
IL PERCORSO E LA SUA TRADIZIONE
Il percorso complessivo di gara non è uno scherzo: 454,820 km in due tappe con 13 prove speciali a media (PM) per quasi il 35% dei km totali i concorrenti saranno “in prova cronometrata”.
La prima tappa, di 151,310 km, prenderà il via proprio dal suggestivo borgo di Bolgheri alle ore 17,50 di venerdì 8 giugno e si snoderà interamente nell’Alta Maremma, quindi con una parte di tappa in notturna, avendo previsto la chiusura di giornata alle 23,00. Per questa prima tappa si prevedono 54,820 km di prove speciali a media sulle prove di “Sassetta” (con partenza da Suvereto, Km. 12,290), “Castello di Segalari” (Km. 9,480) e “Volpaiola” (Km. 5,640).
Ecco i caratteri delle strade della prima giornata, ascritte al mito:
P.M. n° 1-4 “VOLPAIOLA” – km. 5,640
La Volpaiola veniva corsa su fondo sterrato e nelle varie edizioni percorsa in vari modi, con partenza dall’ospedale di Campiglia M.ma per scendere verso le miniere del Marmorosa e, facendo inversione alle porte di Suvereto, i concorrenti arrivavano a Cafaggio per poi terminare la prova al bivio di Campiglia-Venturina. Altre edizioni hanno visto la partenza dal bivio Campiglia-Venturina per scendere verso Cafaggio e terminare a Suvereto. Oggi le strade sono asfaltate e la partenza sarà data in viale Mussio per andare al bivio per l’ospedale di Campiglia. La strada, stretta e tortuosa per i primi 2 km, si getta in discesa fino al bivio di Cafaggio, per poi salire sull’omonima via, fino al bivio Campiglia-Venturina, dove termina la prova.
P.M. n° 2-5 “SASSETTA” – km. 12,290
Conosciuta come l’università della curva, sarà fra le prove che faranno la classifica. Riproposta nel suo classico tratto, da Suvereto a Sassetta, i concorrenti dovranno affrontare gli oltre 12 chilometri di prova su questa strada che presenta una curva dietro l’altra, i rettilinei praticamente non esistono. Fabrizio Tabaton, celebrato Campione di rally ebbe a definirla “l’Università della curva”.
P.M. n° 3-6 “CASTELLO DI SEGALARI” – km. 9,480
Si disputò nei primi anni ’80 in versione completamente asfaltata. Lo start è dopo il bivio di Bocca di Valle, la strada scende verso Castagneto Carducci con curvoni ampi e continui fino alle porte del paese dove, una curva secca cambia completamente la conformazione della strada, che diventa stretta e tortuosa per diventare sterrata (con un fondo veramente bello, da fare invidia alle speciali senesi) negli ultimi tre chilometri finali. Il divertimento per piloti e pubblico è assicurato.
La seconda tappa, più lunga, di circa 303,510 km, dalle ore 9,00 del mattino porterà i concorrenti a nord, in zona Livorno-Pisa per disputare le sette e più lunghe prove (fino a 25 km), per poi rientrare a Bolgheri a fine pomeriggio per l’arrivo previsto alle 17,00 con la premiazione nello splendido borgo medievale. Per la seconda tappa si prevedono circa 102,37 km di prove speciali a media. Si andrà su altre strade ascritte al mito, dalla “Vaiolo Traversa”(Km. 17,750), al “Montevaso” (Km. 24,860), a “Riperbella” (Km. 6,660), per non parlare poi del celebre “Circuito di Montenero” (Km. 3,830).
Ecco le descrizioni della seconda giornata:
P.M. n° 7-11- “VAIOLO-TRAVERSA LIVORNESE” – km. 17,750
Nella gara livornese erano due prove speciali divise dall’abitato di Castelnuovo della Misericordia, ma nella gara odierna sono unite e raggiungere quasi 18 chilometri di lunghezza, regalando così ai concorrenti un tratto asfaltato molto guidato, che parte davanti al mare di Chioma per terminare a Gabbro, dopo aver attraversato i paesi collinari di Nibbiaia e Castelnuovo in mezzo al verde e paesaggi mozzafiato sull’Arcipelago Toscano.
P.M. n° 8-12 “MONTEVASO” – km. 24,860
Con i suoi 25 chilometri è la Prova a Media più lunga della gara. Partenza dal bivio Santa Luce-Pastina con destinazione Chianni, dopo aver attraversato gli abitati di Pastina, Pomaia e Castellina Marittima.
La prova è molto guidata per tutto il suo percorso, salite e discese fra ponticini e muretti terranno sotto pressione i concorrenti che saranno messi a dura prova da questo tratto che si corre nella provincia di Pisa.
P.M. n° 9-13 “RIPARBELLA” – km. 6,660
Riparbella è la novità di quest’anno, prova resa famosa dal “Sanremo” quando la gara valida per il campionato del mondo sconfinava in Toscana per affrontare le strade sterrate.
La prova è oggi asfaltata, parte dalla SP 14 sulla Strada Chiannerina che porta all’abitato di Riparbella. Molto stretta con continue compressioni fino allo “scollinamento”, circa a metà prova, si corre tutta in mezzo al bosco e ad un parco eolico che rende il tutto veramente suggestivo. Per i regolaristi potrebbe essere una delle prove a media che farà la classifica.
P.M. n° 10 “CASTELLACCIO – km. 3,830
E’ la prova più prossima alla città di Livorno. Quando si dice “Castellaccio” la memoria va subito i tempi “eroici” della Coppa Liburna e questa breve sfida con il cronometro parte proprio poco dopo l’abitato per tuffarsi nella lunga discesa che termina al Romito, quindi portando i concorrenti alla celebre “Curva Nuvolari”, dove sorge un cippo intitolato all’indimenticato pilota mantovano. Su questa strada si correva la celebre Coppa Ciano, disputata da 1927 al 1939, gara che Tazio vinse ben cinque volte, meritandosi la titolazione di una curva. Nell’ultimo tratto il panorama con vista sulle isole dell’Arcipelago Toscano ripagherà i concorrenti per essere arrivati fino a qui.
La Coppa Liburna farà di nuovo parte del North-Center HRR Slam, di cui fanno parte altre gare di prestigio, come la Coppa Attilio Bettega, Elba Graffiti e Insubria Classic Rally.
Foto di Paolo Giaconi
Fonte: Alessandro Bugelli | ufficio stampa