A Gubbio il campione fiorentino setta il miglior crono su Nova Proto nelle prove del round decisivo del Tricolore SuperSalita, che con 211 protagonisti attende la gara domenica alle 9.00 con diretta su ACI Sport TV. Sabato in evidenza anche le Osella di Fazzino e Lombardi, oltre a Cassibba, Conticelli, Caruso e Maroni Jr. Bene i driver umbri, tra i quali spicca Fattorini, al top dei propulsori moto.
L’adrenalina ha iniziato a scorrere nelle vene del 59° Trofeo Luigi Fagioli, che a Gubbio ha inaugurato con le prove ufficiali l’ultimo e decisivo round del Campionato Italiano SuperSalita. Il 18 volte tricolore e 13 volte vincitore alla “Montecarlo delle Salite” Simone Faggioli ha preso immediatamente il comando delle operazioni segnando il miglior tempo in 1’36”50 al volante della Novo Proto Np01 motorizzata Zytek da 3000cc. Il “best lap” di giornata è arrivato nella seconda delle due salite di ricognizione e ora l’asso fiorentino e gli altri 210 piloti ammessi alla partenza attendono i verdetti del clou del prestigioso weekend umbro: domenica 1° settembre alle 9.00 il direttore di gara Fabrizio Fondacci e l’aggiunto Roberto Bufalino daranno il via a gara 1 e a seguire a gara 2 del Trofeo Fagioli 2024, preceduto dal passaggio delle auto stradali iscritte alla Parata GT. Le sfide sui 4150 metri della Gubbio-Madonna della Cima decideranno tutti i titoli tricolori ed entrambe le gare saranno trasmesse in diretta su ACI Sport TV (canale 228 Sky e 52 Tivùsat) e in live streaming sulla pagina facebook @Campionato Italiano Supersalita. Già sabato il pubblico accorso nella caratteristica città medievale e lungo il tracciato nello splendido scenario naturale della Gola del Bottaccione ha potuto godere dello spettacolo offerto dalla classica umbra, le cui ricognizioni sono state fluidamente gestite in ogni loro fase: domenica per il pubblico il traffico sul percorso di gara sarà consentito fino alle ore 8.00.
Oltre allo “squillo” di Faggioli, che mira al 14° trionfo in una gara cui tiene particolarmente, puntano a giocare un ruolo da protagonisti l’under 25 siciliano Luigi Fazzino sull’Osella Pa30 Zytek e il potentino Achille Lombardi, che sulla Pa21 4C turbo Peugeot proverà di nuovo a sorprendere tutti come riuscitogli lo scorso anno, quando si impose a Gubbio per la prima volta in carriera. Fra i pretendenti da podio, tutti su Nova Proto, lanciano la propria candidatura anche il giovane driver lombardo Giancarlo Maroni Jr. con il modello motorizzato turbo e i tre siciliani Franco Caruso, Francesco Conticelli e Samuele Cassibba, il quale, così come Maroni, sull’esemplare con propulsore V8 Synergy si gioca con Lombardi anche la classe 2000 e in prova ha ben impressionato con il terzo riscontro assoluto dietro a Faggioli e Fazzino. Tutti i contendenti al podio sono racchiusi in quei pochi decimi, comunque, e ciò fa presagire sfide intense e ravvicinate. Fra le 3000, in azione anche la Np01 del trentino Matteo Moratelli e la Pa30 del campione francese Seb Petit, ma in top-10 cercheranno di inserirsi pure il calabrese Rosario Iaquinta con la Pa2000 e il rientrante orvietano Michele Fattorini, ai vertici del gruppo dei Prototipi Motori Moto e miglior umbro in prova (9° in 1’46”77) al volante della Nova Proto Np03 Aprilia. I suoi rivali più accreditati saranno il driver senese Mirko Torsellini su vettura gemella e i due alfieri su Wolf GB08 Thunder Filippo Ferretti, il tuderte che nella gara di casa completa la corsa vero il titolo SuperSalita Junior, e il catanese Luca Caruso. Nel gruppo CN, invece, la sfida tricolore coinvolge il duello tra le Osella Pa21 Honda del frusinate campione in carica Alberto Scarafone, il più incisivo al sabato, e il pugliese di Fasano Francesco Leogrande, che lo insegue in classifica ma nella seconda ricognizione è incappato in un’uscita di strada. Come terzo incomodo si presenta nella gara di casa il sempreverde Gianni Urbani, anche lui su Pa21 e anche lui con una sola salita di prova all’attivo per la rottura di un semiasse prima del via della seconda.
“Scendendo” dai Prototipi, tra le E2SH è a un passo dal titolo il pluricampione Marco Gramenzi con l’ammirata silhouette dell’Alfa 4C, la Mg01-Ar Furore, e in gara si annuncia il duello con il sempre veloce driver bolognese Manuel Dondi con la Fiat X1/9 Alfa, autore in prova del riscontro top. A Gubbio il folto gruppo GT è da show con rappresentati ben 6 marchi diversi (Aston Martin, Bmw, Ferrari, Lamborghini, Mercedes e Porsche). Pur con la classifica tricolore sub judice, l’attuale leader Marco Iacoangeli cercherà di chiudere i conti al volante della Bmw Z4 sulla quale ha già trovato soluzioni efficaci, ma il camuno Ilario Bondioni resta in agguato e continua con profitto la sua prima stagione con la Ferrari 488 Evo Challenge. In prova hanno quindi affilato le armi un altro bresciano come Mirko Zanardini, a suo agio a Gubbio sulla Lamborghini Huracan, e il trentino Giuseppe Ghezzi sulla Porsche 911 GT3 R, per la prima volta sul tracciato del Fagioli, oltre al campano Giuseppe D’Angelo con un’ulteriore 488 Evo Challenge. Il Trofeo Fagioli deciderà uno degli scudetti più avvincenti, quello del gruppo TCR, dove il bresciano campione in carica Luca Tosini ha fatto immediatamente la voce grossa in prova sull’Audi Rs3 Lms, sempre tallonato (appena 4 decimi fra i loro) dal campano Salvatore Tortora con la Peugeot 308, che in gara andrà a caccia di una clamorosa doppietta. Anche lui sulla 308 del Leone, l’outsider del weekend sarà l’under ascolano e figlio d’arte Matteo Gabrielli. Per Giuseppe Aragona il “Fagioli” è impegno con già il titolo tricolore in tasca e quindi senza assilli di classifica, ma il driver calabrese rimane in vetta al gruppo E1 anche nelle prove del “Fagioli” al volante della elaborata Golf 7 con motore Audi che cura in proprio. Nella sua classe è impegnato tra gli altri Leonardo Licciardello, pilota e preparatore catanese di Giarre che a Gubbio sta portando all’esordio assoluto l’Audi S1 in ottica sviluppo proprio per le salite. In classe 3000 il più atteso in gara si conferma l’alto-atesino di Merano Harald Freitag (Opel Kadett), mentre nella 1.6 turbo si accende il duello fra l’etneo Pietro Ragusa (Renault 5 Gtt) e il cavese campione 2023 Alessandro Tortora (Peugeot 106), ma entrambi hanno completato soltanto la prima ricognizione. Nei gruppi Racing Start, in RS Cup si è annunciata una supersfida tutta pugliese tra la sempre veloce Anna Maria Fumo (Peugeot 308 Rc) e Andrea Palazzo con la Mini Cooper, auto che utilizza anche il figlio della leader in prova, Giovanni Tagliente, in agguato e anche lui in bagarre con il trentino leader di campionato Alessandro Giovanelli (Mini Cooper), pronto alla zampata. Nella classe TurboCup1, leader di giornata è invece il padrone di casa e figlio d’arte Alessandro Picchi, a un passo dalla coppa 2024 di categoria nella pattuglia delle Seat Ibiza. Il duello tricolore della RS Plus coinvolgerà le Mini Cooper del fasanese Giacomo Liuzzi, fermo con l’auto ammutolita prima della ricognizione mattutina e poi in cima con il miglior crono, e Selina Prantl, la sempre pungente rivelazione alto-atesina, ma ai contendenti di campionato già in prova si sono avvicinati sulle auto aspirate l’abruzzese Fabio Titi (Peugeot 106), il milanese Gianluca Grossi (Renault Clio) e Matteo Bommartini (Honda Civic). In RS Turbo comanda la classe 2000 Antonio Scappa. Il reatino ha trovato il giusto ritmo con la Seat Leon Cupra Sw, mentre il fasanese Oronzo Montanaro ha controllato con profitto la Mini Cooper con la quale mira al sorpasso decisivo per lo Scudetto 2024 nei confronti del giovane cosentino Salvatore Mondino, anche lui su Mini ma di classe 1600. Tra le Rs aspirate, ha inaugurato al meglio il weekend il tuderte Lodovico Manni sulla Renault Clio, mentre in una lista tempi comunque molto ravvicinata è rimasto un po’ attardato il capoclassifica Antonio Vassallo, che sempre su Clio ci classe 2000 ha preparato l’attacco decisivo al Tricolore, che finora il salernitano non è mai riuscito ad agguantare in carriera. Cercherà di contrastarlo l’under cosentino Antonio Aquila con la Peugeot 106, che tra gli altri per il successo di classe 1600 dovrà a sua volta vedersela con Vito Dileo e Riccardo Pascolini, inseritisi tra i migliori su Citroen Saxo, e un altro giovane protagonista del Tricolore, l’eugubino Kristian Fiorucci, che sente particolarmente l’appuntamento casalingo con la Peugeot 106.
Nel Tricolore Bicilindriche, anteprima di gara ultra-ravvicinata fra i protagonisti. Tutti sulla funambolica Fiat 500, Carlo Rumolo, Francesco Ferrara, che insegue a mezzo secondo, e Remo Tripicchio hanno prenotato le sfide da podio. Nel sabato del “Fagioli”, la salita pomeridiana è invece già valsa come gara 1 per i pretendenti ai punti validi per il solo Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM), che fra l’altro a Gubbio valgono doppio: tra i prototipi, il campano Cataldo Esposito ha messo a segno il primo successo del weekend su Radical Sr4 Suzuki in 2’00”53, mentre fra le vetture Turismo è Eugenio Donato Marino ad averla spuntata su Peugeot 106 di gruppo N-S in 2’17”29. Gara 1 è stata anche per le prestigiose auto storiche. Miglior riscontro per il fiorentino Pierpaolo Serra, al top del 5. Raggruppamento al volante della monoposto March 772 di F3. Seguono il maceratese Marco Gentili, in testa al 3. Raggruppamento con la Fiat X1/9, e il il laziale Maurizio Rossi al volante della Bogani Sn, prototipo iscritta nel 4. Raggruppamento.
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