Il celebre rally organizzato da Maremma Corse 2.0, secondo atto della Coppa di 7^ zona, è rimasto incerto fino all’ultimo metro di gara, con il successo andato all’equipaggio emiliano, passato a condurre da metà gara approfittando del terreno perduto dal locale Alessio Santini (Citroen C3 WRC plus), incappato in una foratura a metà gara, quando cercava il tris di allori.
Ai posti d’onore, duello sul filo di lana tra il pistoiese Gasperetti (Citroen C3) ed il locale Vargiu (Skoda Fabia), entrambi al debutto con le rispettive vetture e finiti poi nell’ordine.
Tra le auto storiche assolo del senese Valter Pierangioli, con la Ford Sierra Cosworth davanti all’elbano Gamba (Peugeot 205 GTI).
Sono i reggiani, entrambi di Carpineti, Gianluca Tosi e Stefano Costi, i vincitori del 48° Trofeo Maremma, disputato oggi con nove prove speciali, secondo atto della Coppa Rally di 7^ zona, valida anche per il Trofeo Rally Toscano e per il Trofeo Rally Aci Lucca.
E’ stata una gara tirata e spettacolare, confortata da una splendida giornata di caldo sole, una competizione che già dalle prime battute ha decisamente fatto notizia. Era partito al comando Alessio Santini, al debutto con Citroen C3 WRC “plus”, deciso a firmare il tris di allori nella gara casalinga, poi con la seconda prova aveva preso le redini del gioco il veneto Stefano Zambon, su vettura analoga, prima di gettare la spugna per una “toccata” durante l’impegno successivo.
A quel punto Santini è di nuovo salito in cattedra rimanendoci fino alla quarta prova, incappando in una foratura sulla quinta, affondando in classifica. Dietro a lui, in piena bagarre per il podio, è emerso appunto Tosi, già secondo assoluto due anni fa nella gara “nazionale” dell’IRC e sesto lo scorso anno. Campione in carica del Campionato di zona, il driver di Carpineti, una volta al comando ha saputo controllare la delicata situazione sino allo sventolare della bandiera a scacchi, festeggiando anche la nuova leadership nel Campionato di zona dopo il secondo posto al Ciocco del mese passato.
Tosi a sua volta si è lasciato alle spalle un ritmo spumeggiante con protagonisti i pistoiesi Gasperetti-Ferrari e i locali Vargiu-Nesti. Entrambi debuttanti con le rispettive vetture, Gasperetti con la Citroen C3 Rally2 e anche con le nuove gomme MRF e Vargiu con la Skoda Fabia R5, prima esperienza su una trazione integrale di vertice, hanno vivacizzato assai la parte finale del confronto.
Un confronto che si è fatto particolarmente tirato con le tre prove finali e alla fine la seconda posizione l’ha incamerata uno stratosferico Gasperetti, che ha saputo resistere con decisione agli attacchi dell’altrettanto tale Vargiu. Entrambi si sono meritati applausi a scena aperta per quanto e come hanno fatto vedere per l’intero arco della giornata.
Fuori dal podio, quarta piazza per l’accoppiata livornese Tucci-Micalizzi (Skoda), mai entrati bene in sintonia con la gara e con la vettura ma comunque alla fine positivi per aver saputo progredire dalla settima posizione iniziale. Ha completato la top five l’elbano Andrea Volpi, in coppia per la prima volta con Alberto Mei, anche loro su Skoda. Per il driver di Portoferraio la gara di Follonica rappresentava un ottimo allenamento per l’appuntamento dell’Elba tra due settimane per cui ha cercato soprattutto di ritrovare gli equilibri alla guida della vettura boema che non guidava dallo scorso dicembre. Un brivido, per lui, sulla prima prova per un testacoda.
Meritevole sesta piazza assoluta per un altro locale, Emanuel Forieri, affiancato dal pisano Lupi, su una Skoda Fabia e anche lui per la prima volta “calzando” gomme MRF, settimi i lucchesi Ramacciotti-Caturegli, con una prestazione regolare, ottavo ha poi finito Santini, con alle note Susanna Mazzetti, al quale, pur con quasi 3’ perduti per la foratura, è rimasta la consolazione di aver firmato il maggior numero di vittorie parziali (cinque su nove prove).
Nona posizione finale per i versiliesi Bindi-Vecoli, anche lo costantemente nei dieci dell’assoluta e hanno chiuso la top ten un’altra accoppiata locale, Zurri e Gabbricci, che aveva avviato la sfida dalla tredicesima posizione.
Nuovo successo “a due ruote motrici” per Francesco Paolini e Gianluca Fratiglioni, con l’intramontabile Renault Clio S1600, vettura di oltre venti anni, ma che tra le sue mai riesce sempre a volare. Paolini ha avuto ragione di un’accesa sfida, tra le “tuttoavanti”, regolando i montecatinesi Moricci-Garavaldi con la più recente Clio Rally4 i quali a loro volta sono riusciti a svettare da un confronto estremamente effervescente con il lucchese Fanucchi (affiancato da Giorgi), pure con il pisano Sardelli (affiancato da Giovacchini) e con il pavese Nicelli (affiancato da Bertelegni), tutti su una Peugeot 208 Rally4.
Amaro in bocca per l’alessandrino Alberto Roveta, con Castiglioni al fianco (Skoda), fermatosi per la rottura di una colonnetta ruota prima di affrontare l’ultimo giro di tre prove finale quando poteva aspirare ad un quarto posto di pregio e lacrime anche per l’altro locale Leopoldo Maestrini, mai entrato nel vivo del confronto di vertice e poi fermato da un problema di natura elettrica, in coppia con Gioia Boddi su una Citroen C3.
Il Trofeo Maremma, per la nona edizione consecutiva ha ospitato anche le vetture storiche, offrendo quindi un grande fine settimana di sport. Sport legato al territorio, del quale la competizione è veicolo promozionale da anni.
La vittoria è andata al senese di Montalcino Valter Pierangioli, in coppia con la debuttante Michela Baldini su una Ford Sierra Cosworth 4×4. Seconda posizione per gli elbani Gamba-Olla con una meno potente Peugeot 205 GTI da 1600cc e terzi Andrea e Luca Specos con una Peugeot 205 GTI 1900 cc.
ENI REWIND ANCORA AL FIANCO DELL’ORGANIZZAZIONE
Anche per quest’anno Eni Rewind si è confermato main sponsor della competizione rallistica che si snoda attraverso i comuni delle Colline Metallifere toscane. Per la società ambientale di Eni, impegnata nella bonifica, messa in sicurezza e valorizzazione degli ex siti minerari, è una rinnovata occasione di presenza al fianco delle comunità locali grazie a un’iniziativa dal forte valore identitario. Un momento di partecipazione in cui Eni Rewind racconta al territorio e agli stakeholder la visione strategica delle proprie attività e il proprio impegno nel coniugare il ripristino ambientale con la valorizzazione archeo-mineraria e lo sviluppo di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Rewind è l’acronimo di Remediation and Waste Into Development, una sintesi efficace della mission di Eni Rewind, la società ambientale di Eni impegnata nelle bonifiche e nella gestione di acque e rifiuti per il gruppo e per clienti pubblici e privati.
CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. Tosi-Costi (Skoda Fabia Evo) in 39’56.1; 2. Gasperetti-Ferrari (Citroen C3) a 12.4; 3. Vargiu-Nesti (Skoda Fabia Evo) a 14.6; 4. Tucci-Micalizzi (Skoda Fabia) a 31.0; 5. Volpi-Mei (Skoda Fabia Evo) a 1’04.3; 6. Forieri-Lupi (Skoda Fabia) a 1’20.4; 7. Ramacciotti-Caturegli (Skoda Fabia Evo) a 2’00.0; 8. Santini-Mazzetti (Citroen C3 WRC) a 2’25.8; 9. Bindi-Vecoli (Skoda Fabia Evo) a 2’26.2; 10. Zurri-Gabbricci (Skoda Fabia) a 2’45.0.
Nelle foto: Tosi-Costi, Gasperetti-Ferrari e Vargiu-Nesti (Foto Amicorally)
Fonte: Alessandro Bugelli