All’Autodromo dell’Umbria di Magione si è consumato l’ultimo, iconico atto del Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Storiche.
La 2 Ore di Magione, andata in scena all’Autodromo dell’Umbria è stato l’evento conclusivo del Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Storiche. L’appuntamento umbro ha raddoppiato tutto, non solo la durata della competizione, ma anche e soprattutto lo spettacolo e punti in palio, lasciando aperti fino all’ultimo giro i giochi per i titoli tricolore nei vari raggruppamenti. L’unico titolo già assegnato prima del round era quello del 3° Raggruppamento, conquistato da Massimo Ronconi e Giovanni Gulinelli con la loro Porsche 930, successivamente sostituita dalla 935 K3. Per il duo, a rivaleggiare in classifica, c’era solamente la BMW 2002 di Matteo Panini e Andrea Pergreffi, ma il titolo è stato assegnato alla vigilia, quando entrambi gli equipaggi hanno confermato di non riuscire ad essere presenti.
Nel quarto raggruppamento a Magione si decide tutto
Totalmente differente è stata invece la situazione nel 4° Raggruppamento, quando, prima della gara, i distacchi nella classifica erano estremamente ridotti. Davanti a tutti Enrico Gerardi e Maurizio Sardellitti su Ford Sierra Cosworth in vantaggio di appena due punti rispetto alla TVR Tuscan Speed 8 GT di Vito Truglia e Gilles Giovannini. Per l’occasione, alla guida della TVR si è aggiunto Thomas Giovannini, formando un terzetto agguerrito che ha dominato le qualifiche, conquistando la pole segnando il miglior giro in entrambe le sessioni.
La gara sembrava saldamente nelle mani della TVR, ma un colpo di scena nei minuti finali ha ribaltato tutto: Riccardo Messa, su Alpine Renault V6 GTA, ha sfruttato una strategia impeccabile per balzare in testa e vincere, aggiudicandosi il prestigioso Trofeo Bartoli. “Una vittoria inaspettata. Ieri abbiamo avuto dei piccoli problemini e non pensavo di arrivare qua. Grazie ai ragazzi, che mi hanno dato una macchina fantastica e una strategia perfetta che ci ha permesso di essere davanti nel momento giusto. Non dico che sia stata una passeggiata, ma il mio compito è stato solo portare a casa la macchina! Grazie ai ragazzi, a Silvio Terrosi e al suo team, grazie a papà.” ha commentato entusiasta della vittoria Riccardo Messa, appena sceso dalla vettura. Nonostante il secondo posto assoluto, Truglia e Giovannini hanno coronato il loro sogno, diventando Campioni del 4° Raggruppamento. “Abbiamo fatto un grande sforzo, il team è stato fantastico e la macchina preparata in modo splendido. Qualche problema c’è stato, ma la gara lunga ci ha permesso di recuperare”, ha dichiarato Vito Truglia, mentre Gilles Giovannini ha espresso sollievo per il concretizzarsi di un obiettivo stagionale finalmente raggiunto. Sul terzo gradino del podio è salita un’altra TVR, quella di Edo Varini, Fabio Olmi e Massimiliano Monti. Quarta piazza per la Sierra Cosworth di Enrico Gerardi e Maurizio Sardellitti, che ha preceduto l’Alfa Romeo 33 QV di Gabriele Crocchini, il portacolori toscano di Autotecnica Motorsport. Sesta posizione per Marco Maranelli e Domenico Terron, su Ford Sierra Cosworth, davanti ad Antonio Lavieri e Si Mon, su Peugeot 205 GTI di Policoro Corse. Ottava posizione per Renato Gaiofatto e Silvio Gentilini su Peugeot 205 GTI, mentre hanno chiuso noni Alessio Manente e Roberto Gadaleta su Peugeot 205 R. A chiudere la classifica del 4° Raggruppamento Marcello Basagni, Claudio Regazzoni e Luigi Coppini su Peugeot 205 R di Chimera Classic Motor; quindi il compagno di squadra Ruggero Riva su Fiat Uno Turbo IE, penalizzato con 11 secondi per non aver rispettato i tempi dello stop ai box. Stefano Materassi, Andrea Ballerini e Andrea Quercioli su Fiat Ritmo del club Valdelsa Classic hanno terminato dodicesimi. Finisce con un ritiro la gara della Porsche 944 T di Nicola Bravetti e Daniele Tinbal.