Superate le tre cifre e stabilito il record, per la ventitreesima edizione di International Rally Cup. Domani si accendono i riflettori del Rally Internazionale del Taro.
Arrivano ulteriori conferme, in termini di appeal, da International Rally Cup. IRC Sport, a chiusura della fase di iscrizione utile per acquisire punteggio al Rally Internazionale del Taro, ha ufficializzato l’adesione di centocinque piloti. Una cifra record, quella raggiunta da IRC Sport, frutto di un consenso maturato nel corso degli anni e consolidato attraverso un format snello ed un montepremi quantificato in 378.000 euro, tra risorse in denaro e pneumatici Pirelli. Ha confermato l’adesione anche lo sloveno Bostjan Avbelj, il vincitore delle due ultime edizioni del campionato.
Contenuti di quantità ma anche di qualità, che – in virtù di una programmazione snella – garantiranno incertezza fino all’ultimo chilometro di gara.
LA SITUAZIONE DOPO IL RALLYE ELBA
Una classifica in evoluzione, tra assenze e “new entry”.
É Simone Campedelli, vincitore al Rallye Elba su Skoda Fabia RS, il leader della classifica provvisoria stilata dopo la gara inaugurale. Il pilota romagnolo comanda con dodici punti di vantaggio sul primo inseguitore, Fabio Andolfi (Skoda Fabia Rally2 Evo). Terza forza di una classifica che rispecchia fedelmente le gerarchie proposte dalla gara inaugurale è Stefano Albertini, alla prima esperienza su Skoda Fabia RS. Al Rally Internazionale del Taro mancheranno sia Simone Campedelli, che Fabrizio Andolfi e Stefano Albertini. Una situazione che – viste le “new entry” – garantirà al campionato massima incertezza nei suoi appuntamenti conclusivi, a coefficiente maggiorato.
Nel Trofeo Prestige, la leadership è di Andrea Crugnola (Peugeot 106 Kit) seguito da Marco Zannier (Renault Clio Williams) e Matteo Ceriali, su Renault Clio S1600. Nel Trofeo Rally4 a farla da padrone sono le Peugeot 208 con Giacomo Guglielmini al comando, seguito – a pari punti – da Fabio Farina e Davide Nicelli. La Renault Clio Rally3 di Matteo Giordano è la primattrice del Trofeo 4 Ruote Motrici. Il leader è seguito da Franco Rossi, anch’egli su Renault Clio Rally3 e da Iavan Ragnoli, terzo su Ford Fiesta Rally3.
Grande agonismo e quantità nel Trofeo Rally5: a comandare è Alex Lorenzato, seguito da Dennis Stracqualursi e Gianluca Rao, interpreti di un confronto che ha visto alla partenza ben diciotto Renault Clio Rally5. La Peugeot 208 R2 di Mattia Carlotto ha garantito al diciannovenne vicentino il comando della classifica del Trofeo Rally4/R2, con Alessio D’Alessandro al secondo posto e Stefano Facchin in terza posizione. Davide Scarso, campione in carica, conferma la propria competitività nel Trofeo Sport, su Renault Clio RS. Secondo posto per Daniele Zamberlan, su Peugeot 106 A6 e terza piazza ad appannaggio di Piergiorgio Di Piazza (Peugeot 106 A6). Nella classifica Over 55 il comando spetta a Pierdomenico Fiorese, su Skoda Fabia Rally2, con Franco Rossi (Renault Clio Rally3) e Leonardo Pucci (Renault Clio RS) a completare il podio.
RALLY INTERNAZIONALE DEL TARO
Il programma di gara
Motori accesi al sabato per l’effettuazione dello shakedown, il test con vetture da gara, in programma dalle ore 9:00 alle ore 14:00, ad Albareto. L’occasione, per il pubblico, di godere del primo approccio con l’evento, con le vetture che – nel corso di questa fase – saranno affidate agli staff tecnici dei team in preparazione alla disputa della prima prova speciale, prevista alle ore 18:55. Indicazioni, quelle che i piloti riscontreranno durante i giri di shakedown, utili per poter ottimizzare le regolazioni sulle vetture rendendole congeniali alle condizioni di fondo. Montevacà, Folta e Tornolo, queste le prove speciali che decideranno il confronto, con il parco assistenza di Borgo Val di Taro che vedrà i team al lavoro in un’occasione al sabato, dopo la partenza da Bedonia delle ore 17:30. Le fasi di “service park” saranno ripetute due volte alla domenica, all’avvio della giornata di gara ed a tre prove speciali dall’arrivo, previsto per le ore 16:15 a Bedonia.
Nella foto (Amicorally): Antonio Rusce, in azione al Rallye Elba.
Fonte: Gabriele Michi
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