Un paesaggio unico per la sua bellezza oggettiva e per l’importanza geologica e geomorfologica: sono solo tre delle motivazioni che hanno reso le Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Queste meravigliose montagne, tuttavia, sono anche molto altro: sono casa per gli amanti degli sport invernali e del ciclismo e tappa irrinunciabile sia per chi va in moto sia per chi ama le quattro ruote. Non a caso, qui, dal 1947 si disputa la Coppa d’Oro delle Dolomiti. Una competizione che per l’edizione 2023, quarto appuntamento del calendario del Campionato Italiano Grandi Eventi di ACI Storico, promette di rimanere impressa nella memoria degli appassionati della regolarità.
L’evento, organizzato dall’Automobile Club di Belluno e dall’Automobile Club d’Italia, con la collaborazione del Club ACI Storico e ACI Sport, si svolgerà dal 20 al 23 luglio e vedrà impegnati 96 equipaggi provenienti da ben 9 nazioni differenti tra cui figurano Belgio, Germania, Olanda fino a Paesi extraeuropei come il Giappone, l’Argentina e gli Stati Uniti d’America.
Pronti ai blocchi di partenza (la base sarà il Grand Hotel Savoia Cortina d’Ampezzo) undici top driver, tra cui figurano i primi 6 regolaristi che attualmente detengono la leadership della classifica del Campionato Italiano Grandi Eventi. Piloti del calibro di Mario Passanante, Fabio Loperfido, Francesco Di Pietra, Gianmario Fontanella, Sergio Sisti, Matteo Belotti e Giovanni Moceri, sono tutti aspiranti vincitori dell’edizione 2023 della Coppa D’Oro delle Dolomiti.
In un quadro di così alto pregio, dal punto di vista paesaggistico e dei piloti, le auto non sono certo da meno: ci saranno modelli anteguerra come le due Lancia Lambda Casaro, una del 1927 e una del 1929; una Bugatti 37 A del 1927; una Bugatti 51 Grand Prix del 1932; un’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929; una Lagonda M45 T8 Tourer e una Bentley 3 Litre del 1925. Non da meno saranno le emozioni provocate dal fascino delle automobili che concorreranno per il Tributo Coppa d’Oro delle Dolomiti, che annovera la presenza di Fabio Vergamini in equipaggio con Anna Maria Fabrizi, vincitori di svariati tributi tra cui figura quello della Targa Florio e il pluricampione Giordano Mozzi in coppia con la moglie Stefania Biacca. Le due Ferrari 488 GTB e 458 Spider si contenderanno il primato tra le prove cronometrate e di media della Coppa D’Oro delle Dolomiti 2023. Da quest’anno i 24 partecipanti del Tributo Coppa d’Oro delle Dolomiti concorreranno anche al Campionato Italiano Grandi Eventi Regolarità Moderna. A tenere alti i colori Porsche sarà il Registro Italiano Porsche 356, che in questa edizione conta al via della manifestazione ben dieci equipaggi.
Quanto al programma, si comincia giovedì 20 con le verifiche tecniche e sportive e la cerimonia di partenza, alle ore 18, da Corso Italia. Dopo il prologo, venerdì motori di nuovo accesi per la prima tappa, con un percorso che parte da Cortina affrontando subito il Passo Giau, la Forcella Staulanza, spingendosi fino alle dolomiti Friulane per poi rientrare a Cortina passando dallo splendido Cadore. La terza tappa si terrà nell’Alto Adige, passando sotto alle Tre Cime e toccando San Candido e Dobbiaco. Prima di rientrare al quartier generale del Grand Hotel Savoia, i concorrenti dovranno affrontare i Passi Valparola e Falzarego. Alle 19:00 di sabato 22 luglio, la cerimonia di premiazione, prevista nella Alexander Girardi Hall a Cortina, concluderà le attività sportive. Infine, domenica 23 luglio, nel contesto dell’edizione 2023 si terrà la quarta edizione del Concorso di Eleganza della Coppa d’Oro delle Dolomiti, dove una giuria di esperti valuterà le auto che verranno premiate in occasione della cerimonia finale.
L’evento è la quarta prova del Campionato Italiano Grandi Eventi di ACI Sport, del quale fanno parte anche la Coppa delle Alpi, la rievocazione storica Coppa Milano Sanremo, il Circuito Stradale del Mugello, il 33° Gran Premio Nuvolari e la Targa Florio Classica.
Dichiarazioni
Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club d’Italia: “Non vi è dubbio che la storia del nostro paese, del suo sviluppo, della sua crescita, passa anche dalla storia, dallo sviluppo e dalla crescita dell’auto, in particolare da quella delle auto da corsa e delle gare più significative. Quanto alla Coppa d’Oro delle Dolomiti, è difficile trovare parole inedite per descrivere questa gara, come è sempre difficile descrivere qualcosa che ti ha affascinato profondamente e le sensazioni che essa ti ha provocato. Più facile pensare a questa gara come un full immersion nella bellezza, una quattro giorni che lascia senza fiato, sia per il fascino delle auto, assolute e incondizionate interpreti di primo piano, sia per quella dei luoghi attraversati, tentazione continua per i piloti ad alzare lo sguardo e a distrarsi. Per me questa è la Coppa d’Oro delle Dolomiti ed è per questo che sono estremamente orgoglioso di essere alla guida di un gruppo formato dalle donne e dagli uomini di ACI Sport che, in collaborazione con le autorità e gli organizzatori locali, ivi compreso l’Automobile Club di Belluno, hanno dato il massimo per creare un’edizione destinata ad essere di assoluto livello”.
Lucio De Mori Presidente AC Belluno: “L’Automobile Club Belluno, il Club ACI Storico e ACI Sport hanno organizzato quest’anno un’edizione di Coppa d’Oro delle Dolomiti caratterizzata da una formula innovativa: tre giornate di gara con orari che consentono ai concorrenti di godere del soggiorno con pomeriggi di relax a Cortina d’Ampezzo e un percorso che interessa in territorio inusuale e nuovo per la gara, le montagne e le strade delle Dolomiti Friulane, dopo aver reso omaggio a Longarone ed al Vajont, nella ricorrenza dei 70 anni dal triste evento. I partecipanti e gli spettatori sono e saranno il motore di una gara in cui l’Automobile Club d’Italia e il suo Presidente – Angelo Sticchi Damiani – continuano a credere così come credono in Coppa d’Oro delle Dolomiti gli sponsor che ci accompagnano e ci sostengono: un sentito grazie a tutti loro. Rivolgo anche un doveroso ringraziamento alle Autorità che danno supporto alla manifestazione così come voglio ringraziare tutte le persone che con il loro apporto consentono la realizzazione di una gara emozionante”.
Fonte: Adriano Tosi | Ufficio Stampa ACI Storico
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