Al Rally Città di Schio, passato al comando dalla seconda prova, il pluridecorato pilota di Pordenone ha saputo reggere bene il confronto con i competitor che hanno cercato metterlo più volte in difficoltà. Ai posti d’onore le Skoda Fabia del trevigiano Andriolo e del locale Bianco. Nella competizione “storica” successo per Sbalchiero, su Lancia Delta integrale.
Era stato detto che con molta probabilità questa sarebbe stata la più bella edizione del Rally Città di Schio sinora disputata e le previsioni non hanno disatteso. Il 31° Rally Città di Schio, partito già con un alto numero di adesioni (148) e di “grandi firme”, con i motori accesi e le infuocate sfide ispirate da un percorso “da master”, ha nuovamente soddisfatto i palati più fini, con la vittoria di un “nome”, quello del friulano di Pordenone Luca Rossetti, tornato dopo due anni a far di nuovo coppia con Eleonora Mori, al volante di una Hyundai i20 Rally2 del Team Friul Motor.
Per la prima volta “Rox”, pilota blasonato pluricampione continentale e nazionale, ha dunque firmato l’albo d’oro della competizione scledense organizzata per il terzo anno da Power Stage, con la collaborazione dell’Automobile Club Vicenza.
La vittoria di Rossetti è maturata dalle prime battute di gara: la prova speciale di avvio, il primo giro sulla celebre “Santa Caterina” l’aveva vinto il veloce sloveno Bostjan Avbelj (Skoda Fabia R5), fresco di titolo IRC, per poi dover abbandonare la sfida perché fermato dalle Forze dell’Ordine, dopo aver terminato la prova stessa, per infrazione al Codice della Strada rilevata durante il trasferimento precedente.
Da quel momento, Rossetti, che intravedeva un rinnovato duello con il pilota di oltr’alpe come fatto durante la stagione appena conclusa (ha finito secondo nell’IRC), ha preso in mano le redini del gioco, cercando l’allungo tallonato però con decisione da diversi competitor.
L’intero arco della gara, sette prove speciali, è stato frizzante, ricco di fermento, trascorso per tre quarti con il tentativo di fuga da parte di Rossetti e con la forte resistenza di più di uno, generando alle spalle del pordenonese una bagarre spettacolare, davanti al pubblico delle grandi occasioni, come tradizione vuole, confortato peraltro da una bella giornata soleggiata.
Con il leader che nel finale ha allungato sensibilmente verso la bandiera a scacchi, la lotta per il resto del podio è stata da cardiopalma, sul filo dei secondi: un dualismo tra il locale Efrem Bianco, con Lamonato alle note su una Skoda Fabia R5 ed il trevigiano di Asolo Rudy Andriolo, con alle note Menegon, anche loro con una Skoda. Recordman di vittorie nella gara casalinga (ben sei), Bianco era riuscito a insediarsi in seconda posizione, ma dalla sesta prova Andriolo è riuscito a sopravanzarlo con decisione per soli 3”7, arrivando così a giocarsi il tutto per tutto nella prova di epilogo, il terzo ed ultimo passaggio della “Santa Caterina”, corsa con il buio.
Alla fine, la moneta “d’argento” l’ha messa in cassaforte Andriolo, andato a vincere anche l’ultima chrono, suggello di una giornata sugli scudi e Bianco ha dunque finito sul gradino più basso dell’attico della classifica, con Manuel Sossella, con al fianco il fido Lele Falzone (Hyundai i20 Rally2), che si era avvicinato pericolosamente prima di affrontare l’ultima fatica competitiva, a soli 2”. Il driver di Torri di Quartesolo è sempre stato tra i primattori della competizione con ampio merito, finendo perciò al quarto posto.
Top five firmata poi dall’inossidabile Alessandro Battaglin, con Selena Pagliarini, anche loro su Hyundai, in una gara che però non li ha mai visti andare in zona podio in tutte le prove disputate e rilevante la settima posizione finale di Andrea Scalzotto, quest’anno protagonista nel Trofeo Renault Clio Trophy Italia, alla sua seconda gara in carriera con una top car, in questo caso una Citroen C3 Rally2, sulla quale era affiancato dal fedele copilota Nicola Rutigliano.
La gara “storica” è andata alla Lancia Delta integrale di Nereo Sbalchiero, in coppia con Elia Molon. Un dominio netto, per loro, che hanno vinto anche il 4. Raggruppamento infliggendo pesanti distacchi parziali ai rivali, ai quali ha concesso davvero poco. E’ loro, il successo nel Quarto Raggruppamento, con il podio assoluto completato da Bianco-Valerio e la loro Ford Sierra Cosworth e da Giorgio Costenaro con Lucia Zambiasi, su vettura analoga, staccati di ben oltre il minuto dalla testa. Terzo Raggruppamento andato in mano a Baghin-Sbabo (Alfa Romeo GTV) ed il Secondo Raggruppamento è stato conquistato dalla affascinante Lancia Stratos di Deserti-Ferrari.
L’evento scledense, è stato anche la classica chiusura del cerchio della avvincente stagione del Trofeo Rally ACI Vicenza, avendo peraltro il coefficiente maggiorato di 1,5.
SUCCESSO PER LA DIRETTA STREAMING DELLA GARA
Una consuetudine, oramai, avere la “diretta” streaming della competizione, anche quest’anno curata dallo staff di Bandw.tv. Per i due passaggi della Prova Speciale simbolo della gara, la “Santa Caterina”, con la conduzione del giornalista Niccolò Budoia gli appassionati di rally hanno potuto seguire l’evento anche da casa. Un’abitudine che ha conosciuto un nuovo successo, visti i tanti collegamenti ottenuti.
CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. Rossetti-Mori (Hyundai I20 N Rally2) in 42’35.0; 2. Andriolo-Menegon (Skoda Fabia) a 9.6; 3. Bianco-Lamonato (Skoda Fabia) a 19.6; 4. Sossella-Falzone (Hyundai I20 N Rally2) a 30.2; 5. Battaglin-Pagliarini (Hyundai I20 N Rally2) a 48.7; 6. Toffano-Gambasin (Skoda Fabia) a 1’08.0; 7. Scalzotto-Rutigliano (Citroen C3 Rally2) a 1’26.7; 8. Pozza-Zortea (Skoda Fabia) a 1’30.8; 9. Romagna-Addondi (Skoda Fabia) a 1’44.2; 10. Nodari-Nodari (Skoda Fabia) a 1’49.4.
Nella foto: Rossetti-Mori in azione (foto di Fabrizio Buraglio/Actualfoto)
Fonte: Alessandro Bugelli | Ufficio stampa
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