Guida autonoma e sicurezza stradale. Sticchi Damiani (ACI): “La guida autonoma è dietro l’angolo: non possiamo farci trovare impreparati”.
Confermata l’efficacia della metodologia teorico-pratica sviluppata da ACI Ready2Go per il progetto PasCAL. Formazione: strumento fondamentale per comprensione, accettazione e transizione verso l’uso dei CAV.
“Spesso, il futuro ci spaventa solo perché non lo conosciamo. Ed è quello che sta accadendo anche con la guida autonoma”. È quanto ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, commentando i risultati degli ultimi test teorico-pratici, effettuati presso il Centro di Guida Sicura ACI Sara di Lainate, nell’ambito del progetto europeo PAsCAL (Public Acceptance of Connected and Autonomous vehicLes”: “Accettazione pubblica dei veicoli connessi e autonomi”) che mira a sensibilizzare e preparare gli automobilisti europei all’avvento della guida autonoma.
“L’idea – ha spiegato il Presidente ACI – che, presto, non saremo più noi a guidare la nostra auto ma sarà lei a guidare noi, ci preoccupa. È normale che sia così. La guida autonoma, però, è ormai dietro l’angolo. Non possiamo far finta di niente né farci trovare impreparati: correremmo un rischio troppo grande. Per questo l’ACI – che ha particolarmente a cuore la sicurezza degli automobilisti italiani – è parte attiva del progetto PAsCAL ed è impegnato, con tutta la sua esperienza, il suo know-how e le sue tecnologie, ad accompagnare gli automobilisti di oggi nella mobilità di domani”.
La formazione è uno dei fattori in grado di incidere in modo sostanziale sul comportamento e l’accettazione dei Veicoli Connessi e Autonomi (CAV) da parte dei conducenti.
È partendo da questa premessa che ACI READY2GO ha sviluppato la metodologia didattica teorico-pratica adottata da PAsCAL, il progetto europeo (https://www.pascal-project.eu/) nato – nell’ambito di “Horizon 2020”, il programma per la ricerca e l’innovazione dell’Unione Europea – con l’obiettivo di creare una “Guide2Autonomy” (“Guida verso l’Autonomia”): un insieme di linee guida e raccomandazioni per accelerare l’evoluzione user-friendly di veicoli e sistemi di trasporto automatizzati connessi.
Il percorso di costruzione e verifica della metodologia didattica READY2GO – rivolta a tutte le categorie di conducenti: alle prime armi, esperti e formatori professionisti – si è concluso a fine febbraio di quest’anno con lezioni pratiche nel Centro di Guida Sicura ACI Sara di Lainate, che ha visto il coinvolgimento di 91 conducenti totali di cui: 79 militari dell’Esercito Italiano (Brigata Alpina Taurinense e Comando NATO di Milano) e 12 civili. Guarda il video https://youtu.be/Ws7PzL1PMs0
La metodologia, infatti, composta da moduli articolati tra un approccio teorico CAV dedicato e uno più pratico che utilizza le funzionalità sviluppate nel Home Study Simulator, è stata elaborata sulla base:
– delle esperienze e delle osservazioni effettuate attraverso l’utilizzo del simulatore di guida HSS, in occasione dei test effettuati in UK da RED Driving School e in Italia da ACI Ready2GO e della revisione delle ricerche già svolte
– delle esperienze didattiche già maturate negli anni dai docenti/istruttori delle autoscuole aderenti alle reti ACI, Ready2Go (Italia) e RED (Inghilterra).
I test si sono svolti:
– in Italia, nell’estate 2021, con il coinvolgimento di 230 allievi tra le province di Modena, Savona e Lecco.
– in Inghilterra, nell’autunno 2021, con open day per 6 fine settimana rivolti a studenti e autisti esperti presso il RDS National Training Centre di Donington.
Entrambi i test hanno evidenziato che, pur essendo un elemento fondamentale della formazione, il simulatore di per sé non è sufficiente a preparare i conducenti a livelli avanzati di guida autonoma, ma è necessario che questo strumento sia integrato con la conoscenza dei sistemi elettronici di bordo e una parte pratica che permetta concretamente al conducente di sperimentarli e mettersi alla prova.
Le simulazioni virtuali e le lezioni di guida in ambiente protetto hanno permesso di confermare l’efficacia del modello composto da moduli teorici [che includono tassonomia dei livelli di guida autonoma, le prospettive legali, alcune spiegazioni di funzionalità aggiuntive dedicate disponibili sui CAV nonché principi chiave nel comportamento del conducente] e moduli pratici [che includono diversi scenari che propongono varie situazioni che si verificano in un tipico ambiente urbano così come in un ambiente autostradale in cui il processo di controllo della ripresa è importante].
Un importante strumento che potrà contribuire a supportare concretamente il delicato processo di transizione verso una modalità di guida che vedrà sempre di più il coinvolgimento dei Veicoli Connessi e Autonomi.
Fonte: ufficio stampa ACI Automobile Club d’Italia
Foto tratta dal video ACI (link sopra) “Autonomous driving: are you ready for it?”
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