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Collezione ASI Bertone protagonista in Francia al salone Époqu’auto di Lione

LA COLLEZIONE ASI BERTONE “VEDETTE” AL SALONE DI LIONE ÉPOQU’AUTO.
UNA RASSEGNA STRAORDINARIA COMPOSTA DA 24 ESEMPLARI CHE ILLUSTRANO CINQUANT’ANNI DI CAR DESIGN MADE IN TORINO.

La 45^ edizione di Époqu’auto – una delle principali rassegne francesi per il collezionismo dei motori, in programma all’Eurexpo di Lione dall’8 al 10 novembre – ha puntato tutto sullo stile italiano ospitando una mostra tematica dedicata interamente alla Collezione ASI Bertone. Nell’atrio di ingresso del salone, infatti, saranno esposti 24 esemplari che raccontano cinquant’anni di car design “made in Torino” firmato dagli stilisti automotive più talentuosi e affermati: da Franco Scaglione a Giorgetto Giugiaro, da Marcello Gandini a Marc Deschamps, fino a Luciano D’Ambrosio, Eugenio Pagliano, Giuliano Biasio o David Wilkie.

La mostra metterà sotto i riflettori internazionali sia vetture iconiche prodotte in serie, sia prototipi unici in rappresentanza di 15 differenti marchi automobilistici italiani, europei e americani. Dimostrazione di quanto la Carrozzeria Bertone sia stata prolifica ed eclettica e di quanto, allo stesso modo, il suo stile e il suo approccio all’auto siano sempre stati apprezzati in tutto il mondo.
Il marchio Alfa Romeo è quello più presente, grazie a vetture come la Giulia Sprint Speciale del 1963, la 2600 Sprint del 1964, la Montreal del 1967 e la Bella del 1999. Per la Lamborghini ci sono due pietre miliari assolute: la Miura del 1967 e la Countach del 1987. Immancabile la Lancia Stratos HF del 1975 affiancata alla più recente e borghese Kayak del 1995. Per Fiat ci sono la Dino Coupé del 1970 e la showcar Barchetta del 2007 in alluminio satinato. Poi qualche proposta germanica con la Porsche Karisma del 1994, le Opel Slalom e Filo del 1996 e 2001, la BMW Birusa del 2003. Tra le supersportive spiccano la Chevrolet Ramarro del 1984 e la Lotus Emotion del 1991. Uno sguardo al futuro (divenuto ormai attuale) con le elettriche Blitz (1991) e Slim (2000) e con la Cadillac Villa (2005) che immaginava i viaggi di domani. Non potevano mancare le rappresentanti francesi come le Citroën Camargue del 1972 e Zabrus del 1984, la Chrysler-Simca Shake del 1970 e la NSU Trapeze del 1973. Last but not least la Runabout del 1969 divenuta ormai il simbolo dell’intera Collezione.

Una raccolta che comprende in tutto 79 esemplari acquisiti dall’ASI nel 2015 in seguito al fallimento della Bertone e subito posti sotto la tutela della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio in virtù del loro valore storico e culturale. Una Collezione che è patrimonio italiano del motorismo e simbolo del più puro made in Italy, messo a disposizione dall’ASI, per la sua normale fruizione, a Volandia Parco e Museo del Volo, nei pressi di Malpensa, o in occasione di eventi ed esposizioni di grande rilevanza come Époqu’auto di Lione.
Luca Gastaldi Ufficio stampa ASI

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