Perentoria affermazione per il pilota valsesiano e la naviga biellese che con la Skoda Fabia hanno primeggiato con un vantaggio di 20”5 su Caffoni-Minazzi e 34”4 su Chentre-D’Herin; questi ultimi sono i vincitori della CRZ1. Ritirati per guasto Pizio-Tozzini quando erano in lotta per il secondo posto.
Ivan Carmellino e Roberta Passone sono i vincitori del Rally del Rubinetto 2024.
Grazie ad una condotta arrembante i due portacolori della Roger Tuning hanno dettato legge sulle strade attorno al Lago d’Orta e dintorni mostrando un valore decisamente superiore agli altri. Carmellino si è fatto un bel regalo di compleanno visto che proprio oggi, domenica 8 settembre, spegne 34 candeline! “Non è stata una gara semplice: correvo con Roberta vista l’indisposizione del mio naviga Elio Tirone. Gli avversari non mancavano e Caffoni, Chentre e Pizio non regalano proprio nulla; abbiamo commesso un errore stamani che ci ha fatto rischiare lo stop ma poi ho voluto crederci per riprendere la vetta e così è stato!” ha detto il pilota vincitore che sul palco di Borgosesia è stato accolto in maniera festante dal numeroso pubblico ma anche dalle proprie figlie che gli sono corse incontro facendo gli auguri di buon compleanno. Nel quadretto famigliare, con la compagna di Carmellino ai piedi della pedana d’arrivo, le lacrime di commozione si sono mischiate alle gocce dello spumante che è stato stappato nei festeggiamenti finali e che ha bagnato tutti quanti i membri del podio.
La gara- Partiti molto forte, i due della scuderia New Driver’s Team hanno posto subito un buon margine tra sé e gli avversari che hanno solo potuto ammirare le gesta sportive dei primattori. Un errore in Ps3 però, ha rimesso tutto in discussione. Rottura del cerchio, ultimi due chilometri su tre ruote ed un testacoda con ben diciotto secondi persi ma recuperati poi alla grande già nella successiva Ps4 dove “Ivan il Terribile” ha rimesso le cose a posto.
Dalla speciale 4 è stato chiaro a tutti che l’eventuale battaglia poteva riguardare solo il secondo e terzo scalino del podio. Per questo obiettivo hanno lottato i campioni uscenti Davide Caffoni e Max Minazzi (Skoda Balbosca), i novaresi Mattia Pizio e Paolo Tozzini (ritiratisi ad una prova dalla fine per un guasto alla pompa dell’acqua) e gli aostani Elwis Chentre ed Igor D’Herin (Skoda D’Ambra). Alla fine ha prevalso la voglia di Caffoni, bravo a vincere la Ps3 e la Ps5 Arola e confermarsi secondo unita alla saggezza di Chentre a cui bastava un podio finale per aggiudicarsi matematicamente il titolo in CRZ1. Per Caffoni da segnalare, dopo l’ottimo avvio, una foratura in PPs2 che gli ha fatto perdere ben 21”9.
“Ivan è andato fortissimo e c0era poco da fare; non fosse stato per la foratura in Ps2 ci avremmo potuto provare ma lui oggi è stato davvero forte!” ha detto Caffoni. Contento Chentre, matematicamente vincitore della CRZ1: “Era il nostro obiettivo e ce l’abbiamo fatta; non è stata per nulla facile visto che ad un certo punnto eravamo anche quarti. Il ritiro di Pizio ha allentato la tensione ma…. Gara tiratissima!”
Buon quarto Simone Peruccio che alla seconda uscita con la Skoda RS (Bianchi) e con Davide Cecchetto, ha colto un buon piazzamento ai piedi del podio proprio come due anni fa. Quinto e sesto Simone Miele-Mario Cerutti e Fabrizio Margaroli-Max Rolando con le Skoda RS di rispettivamente di Dream One e PA Racing; entrambi in giornata no, non sono mai stati della partita.
Altre classi- Spicca la brillante prestazione del laziale Michael Rendina in coppia con Veronica Modolo sulla Renault Clio Rally4; ritmi impressionanti per il giovane che non aveva mai corso da queste parti e ha trovato subito feeling con strade e vettura. Subito alle spalle del figlio d’arte (suo padre è stato campione del mondo Produzione 2014) si sono classificati i biellesi Massimo Lombardi ed Erika Bologna (Peugeot 208 Smd) ed i locali “LelloPower” con Simone Bellanzon sempre su Peugeot. In Rally5 affermazione degli ossolani Alessandro Corsini e Mauro Grossi che con una Renault Clio hanno preso da subito ottimi margini sugli avversari; secondi Alex Sodano- Maurizio Albertone e terzi Enrico Gatto- Martina Decadenti. Sfida avvincente tra il locale Marco Miroballi-Christian Tufano e i valsesiani Gianluca Quaderno – Lara Zanolo in R2B; alla fine hanno prevalso questi ultimi con un margine di 17”7; N2 senza storia dopo il ritiro di Pelgantini Parianotti; i biellesi Alessandro Colombo-Alberto Bobba, sono stati bravi a staccare con ampio margine gli avversari; secondi Matteo Ramoni- Fabrizio Grassi e terzi Alberto Poli- Giacomo Balderacchi, tutti su Peugeot 106.
Primo Under25 si è classificato Michael Rendina insieme a Veronica Modolo mentre la vittoria tra gli Over55 va a Graziano Boetto-Giuliano Santi. Beatrice Piffero, navigata da Christian Zanetta vince la graduatoria femminile.
Primato tra le scuderie per la New Driver’s Team.
La gara si è dimostrata selettiva; tra i principali ritiri figurano quelli di Tardani-Urban (incidente Ps1) e Pizio-Tozzini (guasto meccanico) in Ps4; la rottura della pompa dell’acqua ha tolto a Pizio la possibilità di giocarsi il secondo posto; va ricordato che il driver novarese è stato l’unico altro leader della corsa (Dopo Ps3) oltre a Carmellino. Partiti in 97 sono 78 coloro che hanno solcato la pedana finale di Borgosesia.
Percorso- quest’anno la Pentathlon Motor Team e la New Turbomark hanno dovuto mischiare le carte perché la collocazione ha calendario ha impedito di inserire nel programma prove come la Armeno o la celebre Mottarone. Speciale del sabato è stata così la Motta Rossa con i suoi due passaggi mentre la giornata finale-trascorsa costantemente sotto la pioggia- è stata dedicata alla Arola (due passaggi da undici chilometri ed uno più corto di otto) e la Città di Borgosesia sul tratto Rozzo-Caneto.
Top ten: 1. Carmellino-Passone (Skoda Fabia Evo) in 48’29”8; 2. Caffoni-Minazzi (Skoda Fabia Evo) a 20”5; 3. Chentre D’Herin (Skoda Fabia Evo) a 34”4; 4. Peruccio-Cecchetto (Skoda Fabia RS) a 1’03”3; 5. Miele-Cerutti (Skoda Fabia RS) a 1’17”4; 6. Margaroli-Rolando (Skoda Fabia Rs) a 1’24”9 ; 7. Dall’Era-Beltrame (Skoda Fabia Rs) a 2’06”3; 8. Santini-Santini (Skoda Fabia Evo) a 2’’13”9; 9. Branche-Sertori (Skoda Fabia Evo) a 2’24”3; 10.Boetto-Santi (Skoda Fabia Evo) a 4’18”.
www.rallydelrubinetto.com
Fonte: Luca Del Vitto