37°RallyLANA: dominio di Carmellino, vittoria per Pizio

Ricco di colpi di scena e con un finale “thrilling”, il quinto appuntamento del Trofeo Italiano Rally e della Coppa Rally di zona 1, con la vittoria andata al driver novarese, al volante di una Skoda Fabia R5, nel finale di gara.
Seconda posizione per uno sfortunato Ivan Carmellino, dominatore per tre quarti della sfida, poi rallentato dalla rottura di un bullone di un braccio sospensione prima di affrontare la penultima prova e terzo ha finito l’aostano Elwis Chentre (Skoda).
Sfortuna per l’attesissimo, sulle strade di casa, Corrado Pinzano, tradito dall’idroguida della sua Polo GTi poco dopo la cerimonia di partenza.
Tra le vetture a due ruote motrici gran ritmo e vittoria per il modenese Lorenzo Grani, con una Peugeot 208 Rally4, passato a condurre da metà gara, in coincidenza del ritiro per uscita di strada del 21enne svizzero Gauthier Hotz (Peugeot 208) e dopo comunque un duello acceso con il sempreverde Massimo Lombardi (Peugeot 208).

Gara frizzante, ricca di colpi di scena e con un finale decisamente “thrilling”, al 37. RallyLana, quinto atto sia del Trofeo Italiano Rally che della Coppa Rally di Zona 1, a coefficiente 1,75. Una gara che si è risolta nel giro finale di prove dopo un dominio, mai messo in discussione fino a due prove dal termine, di Ivan Carmellino ed Elio Tirone, con la Skoda Fabia R5. Stavano infatti già assaporando il successo ma sono stati traditi dalla rottura di un bullone ad un braccio sospensione, per la cui causa hanno visto azzerato tutto il vantaggio preso sugli inseguitori (quasi un minuto in quattro prove) con 1’20” persi. A quel punto, la classifica è passata in mano a Mattia Pizio, in coppia con Luca Simonini, anche loro su una Fabia R5, i quali non si sono fatti di certo sfuggire l’alloro. Un alloro che li rilancia bene in classifica di zona.

PINZANO IN LACRIME, APPIEDATO DALL’IDROGUIDA. Tanto a ribadire una competizione ricca di suspence, poco dopo la cerimonia di partenza del venerdì era arrivata la doccia fredda della defezione di Corrado Pinzano, con al fianco Mauro Turati, attesissimo sulle strade di casa e deciso a dare la caccia ad un nuovo successo, il quale ha dovuto alzare bandiera bianca a causa della rottura dell’idroguida alla sua VolksWagen Polo GTi R5.

CARMELLINO PRENDE IL LARGO IN QUATTRO PROVE. Tornando alla sfida sul campo, Carmellino, grande interprete delle gare su ghiaccio, pareva avviato a firmare per la seconda volta il prestigioso albo d’oro della gara dopo il successo del 2018 ma purtroppo sul più bello la dea bendata gli ha voltato le spalle, pur se comunque rimane il segno di una prestazione cristallina per quanto e come aveva saluto comandare la situazione. Il 34enne pilota di Borgosesia ha vinto il maggior numero di prove, quattro sulle sei disponibili.

“BRONZO” PER CHENTRE. Il novarese Pizio si era reso autore di una prestazione pregevole, sempre in grado di controllare la bagarre alle sue spalle ed alla fine, suo malgrado, ha tratto il meglio possibile dalla trasferta biellese. Carmellino ha chiuso dunque con la seconda moneta, consapevole che può reggere senza difficoltà il passo di vertice mentre al terzo posto ha chiuso l’aostano Elwis Chentre (Skoda), con Massimiliano Bay al fianco. Il leader della classifica di zona ha corso una gara conservativa e con la terza moneta ha assicurato la propria firma in testa al ranking.

Quarta posizione finale per l’albese Massimo Marasso, con Luca Pieri alle note (Skoda), anche loro tornati via da Biella con punti importanti per la classifica con una prestazione estremamente regolare e completa la top five il toscano naturalizzato piemontese Federico Santini (coppia con Marco Barsotti su una Skoda Fabia) che pure lui ha rimescolato in parte le carte di vertice.

A segno, con la sesta posizione sotto la bandiera a scacchi l’inossidabile Alessandro Bocchio, con Mazzilli, su una Fabia. Biellese anche anche lui, tra le strade amiche andava in cerca di un risultato solare, dopo il ritiro in Val d’Ossola ed ha finito con l’alzare la classica asticella dal settimo posto dell’anno passato.

DAVIDE NEGRI DA TOP TEN. Tanti riflettori erano puntati poi su un altro “nome” biellese, certamente seguitissimo e acclamato dal pubblico amico: Davide Negri, in tandem con Roberto Coppa. Tornava su una vettura “Rally2”, anche in questo caso una Skoda, dopo due anni e l’ultimo “Lana” corso l’anno passato e con la settima piazza finale ha cancellato definitivamente la prestazione del 2023 finita fuori dalla top ten.

LORENZO GRANI PRIMO TRA LE “TUTTOAVANTI”. Milano-Andreis hanno terminato in ottava posizione e pregevole è stata di certo la nona posizione del modenese Lorenzo Grani, in coppia con Samanta Grossi, primi con ampio merito tra le due ruote motrici, con una Peugeot 208 Rally4. Frizzante e spettacolare, la sfida tra le “tuttoavanti, che fino alla terza prova aveva visto al comando il 21enne svizzero Gauthier Hotz.

Uscito poi di strada con la sua Peugeot 208 Rally4, il transalpino ha lasciato via libera ad un acceso dualismo tra Grani e il sempreverde e affidabile Massimo Lombardi, con Erika Bologna, finito poi al terzo posto di categoria e buon 11° assoluto, poco dietro ai locali Tasinato-Zeffiretti, decimi con una Skoda anche loro.

IN SUZUKI TRIONFO PER FORNERIS Luci da prima scena puntate anche sui protagonisti della Suzuki Rally Cup, che qui a Biella giocava il quinto round stagionale di una serie che dopo il precedente impegno al Rally 2 Valli di Verona si presentava quanto mai “calda”. Vittoria sicura per Alessandro Forneris e Mattia Rodighiero, con Fichera-Colombaro al secondo posto a 14”9 e terzi Pellé-Franceschini a 18”8, questi ultimi due equipaggi in continua bagarre.

LA GARA GUARDA AL FUTURO CON IL TERRITORIO E LE ISTITUZIONI La gara, concertata congiuntamente da rallyLANA.ALIVE a.s.d. con New Turbomark che ne ha curati gli aspetti tecnico-sportivi, ha ricevuto ampi consensi. Il grande spettacolo visto sulle “piesse” biellesi, ha rispettato la tradizione di una delle corse su strada più iconiche in Italia, gratificando un lavoro dietro le quinte fatto di passione, di professionalità e voglia di riproporla, insieme allo stimolo del territorio e delle istituzioni, ad un contesto esclusivo in un futuro che si immagina non troppo lontano.

LA TOP TEN ASSOLUTA: 1. Pizio-Simonini (Skoda Fabia R5 Evo) in 1:02’33.5; 2. Carmellino-Tirone (Skoda Fabia R5 Evo) a 12.7; 3. Chentre-Bay (Skoda Fabia R5 Evo) a 22.7; 4. Marasso-Pieri (Skoda Fabia R5 Evo) a 1’07.8; 5. Santini-Barsotti (Skoda Fabia R5 Evo) a 1’21.4;

6. Bocchio Ramazio-Mazzilli (Skoda Fabia R5 Evo) a 1’55.3; 7. Negri-Coppa (Skoda Fabia R5 Evo) a 2’20.0; 8. Milano-Andreis (Skoda Fabia R5 Evo) a 3’24.3; 9. Grani-Grossi (Peugeot 208 Rally4) a 4’34.6; 10. Tasinato-Zeffiretti (Skoda Fabia R5 Evo) a 4’39.7.

NELLA FOTO: PIZIO/SIMONINI in azione (foto Massimo Bettiol – Aci Sport)
Fonte: Alessandro Bugelli

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