Luigi Fazzino vince il derby con Franco Caruso. Christian Merli è 3° nella 22ª «Levico Vetriolo».
Luigi Fazzino è il nuovo re della «Levico Vetriolo Panarotta – Trofeo Francesco Pera». Il giovane pilota siracusano, classe 1999, al volante di una Osella Pa30, ha costruito il proprio successo con un’ottima prima manche, limitando i danni nella seconda, quando Franco Caruso su Nova Proto Np 01-2 ha trovato le giuste regolazioni ed è riuscito a fare meglio del più giovane avversario, ma non abbastanza per superarlo nel computo finale. Per i regolamenti del Civm si tratta dei due vincitori di due diverse gare, per gli appassionati di un duello tutto siciliano, vinto da Fazzino. Al ragusano Caruso rimane la soddisfazione di aver fissato il nuovo record del percorso con il suo 3’38”04 della seconda salita, appena 4 centesimi in meno del rivale, che nella mattinata aveva fermato il cronometro a 3’39”12, rifilando 3 secondi a Caruso e ipotecando il successo nell’assoluta.
Subito dietro ai due isolani troviamo due trentini, Christian Merli, che ha affrontato questa gara con l’Osella Pa21 4C per non mettere a repentaglio l’ammiraglia che guida nel Cem, e Thomas Pedrini, quarto assoluto con l’Osella Pa2000. Il primo ha pagato gli 8”55 di distacco accusati nella prima manche (alla fine saranno 13”87), il secondo ha chiuso con 36”77 di ritardo, festeggiando un piazzamento di prestigio dietro a tre big nazionali. Christian ha accusato anche qualche problema fisico.
Scorrendo la top ten, troviamo poi il veronese Mirko Venturato su Nova Proto NP 03 al quinto posto, un super piazzamento con una vettura da 1600 cc, davanti ad altri quattro piloti della stessa classe, ovvero il trentino di Roveré della Luna Nicola Grazioli sulla propria Gloria C8, il veronese Damiano Schena sulla Nova Proto Np 03, il veronese Enrico Zandonà su Wolf GB08 Thunder e il vicentino Alberto dall’Oglio su Nova Proto NP 03. Chiude la top ten il trentino Adolfo Bottura su Lola B99/50, primo nel gruppo TMSC-SS.
Si è conclusa così una giornata di sole, che ha portato alla partenza, all’arrivo e lungo il tracciato migliaia di persone. Un nuovo successo per Trentino Motorsport e la Scuderia Trentina, organizzatori dell’evento, dopo l’edizione di esordio del 2023, già molto apprezzata. L’inserimento nel calendario del Civm Nord ne ha aumentato il prestigio, ma è stato soprattutto il passaparola a portare tanti piloti importanti al via di questa edizione.
Nel gruppo Rally ha fatto la voce grossa Pietro De Tisi sulla Skoda Fabia Evo (9’02”34, 22° assoluto), che ha lasciato Renato Paissan (Skoda Fabia) a 15”52 e Marco Cappello a 1’20”22.
Nel gruppo E1 primo gradino del podio per il padovano Enrico Trolio su Peugeot 106, secondo per 15”69 il figlio d’arte Tiziano Ghirardo su Honda Civic. Fra le GT successo dell’altoatesino Armin Hafner su Porsche 992 Gt3 Cup, davanti a Michele Mancin (Ferrari 488 Challenge) e Rino Lunelli, che si è fatto un regalo, mettendosi per una volta alla guida di una Ferrari 458 Challenge.
Nel gruppo Rs Cup si impone Denis Mezzacasa su Seat Leon Supercopa in 9’09”92, davanti ad Alessandro Giovanelli su Mini Cooper Jcw per 12”67 e Roberto Boscariol su Renault Clio Rs Cup per 45”43. Nel merito del gruppo Rs Plus festeggia il veneto di origini sicule Isidoro Alastra su Mini Cooper Jcw in 9’04”40, precedendo il veneto Ivano Cenedese su Renault Clio Sport di 13”26 e il milanese Gianluca Grossi su Renault Clio Rs di 19”71.
Nel gruppo A ha alzato le braccia la cielo l’altoatesino Rudi Bicciato sulla fida Mitsubishi Lancer Evo VI con il tempo totale di 9’11”37, uno dei piloti che qui c’erano anche nei primi anni Duemila, precedendo di quasi 24”56 il talentuoso veronese Fabrizio Bommartini su Honda Civic (che era nella classe fino a 1.600 cc) e l’altoatesino Kevin Lechner su Bmw M3, staccato di 24”84. Primo dei trentini Dennys Adami su Bmw M3 a 25”23, seguito da Alfonso Dalsass su Citroen Saxo Vts a 50”08.
Per quanto concerne il gruppo N, successo per il triestino Carmelo Fusaro su Honda Civic Type R con il tempo complessivo di 9’48”52: era secondo per 96 centesimi dopo la prima manche, ma in quella del pomeriggio è riuscito a mettersi alle spalle il conterraneo Alessandro Agosti, sempre su Honda Civic Type R, che a fine giornata ha scontato un distacco di 33 centesimi. Terzo gradino del podio per Lorenzo Accorsi ancora su Honda Civic Type R.
Nella prima salita il più veloce era stato Luigi Fazzino con il tempo di 3’39”12, tre secondi in meno di Franco Caruso (3’42”13), mentre Christian Merli ha staccato il terzo tempo a 8”55 da Fazzino, precedendo Thomas Pedrini, a 19”61 dal leader. Questo quartetto è stato l’unico a rimanere sotto al muro dei 4 minuti, seguito dai vari Mirko Venturato, Damiano Schena, Nicola Grazioli, Alberto Dall’Oglio, Enrico Zandonà e Virgilio Gosio, per citare i primi dieci in rigoroso ordine gerarchico. Miglior vettura a ruote coperte la Porsche 992 Gt3 Cup di Armin Hafner in 4’21”40, tallonata dalla Ferrari 488 Challenge di Michele Mancin e dall’Audi Rs3 di Luca Tosini, tutte auto del gruppo GT. Da evidenziare in rosso anche il tempo di Roman Gurschler con la piccola Fiat 500 motorizzata Suzuki, 21° assoluto e primo del gruppo E2SH: 4’31”36. Sontuosa anche la prestazione di Rudi Bicciato, primo nel gruppo A in 4’35”98. Alla fine si è piazzato 19°, un gran risultato.
Per quanto concerne le vetture storiche al seguito, si è imposto il padovano Massimo Maniero su Bmw M3 E30 con il tempo totale di 9’48”33, un successo costruito con una seconda manche da primattore (4’52”61), dopo che nella prima si era classificato secondo dietro a Umberto Pizzato, staccato di 2 secondi. Il vicentino si è così dovuto accontentare della seconda piazza finale ad appena 72 centesimi, mentre sul terzo gradino del podio assoluto è salito un altro padovano, Massimo Ronconi su Porsche 914/6, staccato di 28 secondi. Primo dei trentini Maurizio Giovannini su Opel Kadett Gte. Maniero ha vinto nel 4° raggruppamento, Pizzato nel 2°, Ronconi nel 3°, mentre nel 1° si è imposto Luciano Rebasti su Fiat Abarth 1000 Tc.
Il prestigioso Trofeo Francesco Pera, assegnato al miglior pilota del Triveneto (una sola volta), è quindi transitato dalle mani di Diego Degasperi, che se lo aggiudicò lo scorso anno, a quelle di Christian Merli. A consegnarlo al pilota di Fiavé la figlia Daniela, prima di dare a tutti l’arrivederci all’edizione 2025.
Le dichiarazioni dei protagonisti della 22ª «Levico Vetriolo Panarotta»
La Levico-Vetriolo 20+2 ha emesso i propri verdetti al termine del percorso di 7.880 metri, particolarmente tecnici e selettivi, come raccontano i protagonisti della competizione andata in scena domenica 5 maggio. Ecco le dichiarazioni:
Luigi Fazzino su Osella Pa30 (primo classificato): «Grande vittoria su un tracciato a me nuovo, grazie all’ottimo lavoro del mio team. Peccato per la pioggia di sabato, che non mi ha consentito di testare la macchina nella seconda prova, ma alla fine è servito arrivare a Levico qualche giorno prima per studiare il percorso nel dettaglio. Ho staccato il miglior tempo nella prima manche e realizzato una prestazione di alto livello anche nella seconda. Sappiamo che in gara due le gomme Avon sono meno performanti rispetto alle Pirelli, ma abbiamo gestito al meglio la vettura. Si tratta della terza gara stagionale con questa macchina ed abbiamo ancora un po’ da lavorare, ma quando si vince riesce tutto meglio. Analizzando il percorso e in particolar modo l’ultimo tratto molto difficile e veloce, con una careggiata stretta, mi gratifica il fatto di aver fatto registrare il miglior tempo di settore in entrambe le run, un settore per i “senza cervello” come si dice fra gli addetti ai lavori. Complimenti a Diego per l’organizzazione, per la passione che ci mette e per l’ospitalità».
Franco Caruso su Nova Proto Np 01-2 (secondo classificato): «Si tratta della mia prima partecipazione alla Levico-Vetriolo, una gara bellissima, su un percorso affascinante e un contesto paesaggistico suggestivo, che richiedeva però molta attenzione per l’asfalto a tratti disomogeneo che faceva saltare la vettura. Non mancherò l’anno prossimo. Purtroppo non è arrivata la vittoria, anche perché Luigi è stato davvero forte e mi rimane comunque la soddisfazione di aver combattuto sul filo dei secondi un un ventiquattrenne talentuoso, siciliano come me. Sono stato l’unico dei big aa affrontare entrambe le prove per preparare al meglio il percorso. Nonostante ciò nella prima manche ho sbagliato assetto gettando al vento secondi preziosi. Poi Fagioli ha fatto un intervento miracoloso e nella seconda manche ero decisamente competitivo, come ha dimostrato il cronometro. Tornerò in Trentino per la Trento-Bondone».
Christian Merli su Osella Pa21 4C (terzo assoluto): «Sono soddisfatto a metà, purtroppo non è stata una settimana facile perché non sono al 100% fisicamente dopo l’incidente. Il percorso della Levico poi si è rivelato più difficile del previsto. Ho iniziato a studiarlo da giovedì, pur avendo partecipato in passato, ma non è stato sufficiente, anche perché non ho ancora il feeling con questa Osella, perché la uso poco. Mi ha sicuramente penalizzato non aver svolto la seconda prova del sabato e nella prima manche ho faticato nella guida. Nella pausa abbiamo apportato qualche modifica alla vettura ed è cambiata anche la mia prestazione, migliorandomi di 4 secondi, ma soprattutto divertendomi. Sono onorato di aver vinto il trofeo Francesco Pera. Ora mi attende un tour de force con le tappe spagnole dell’Europeo e soprattutto con la partecipazione alla Pikes Peak».
Thomas Pedrini su Osella Pa2000 (quarto classificato): «Se consideriamo che il mio obiettivo era la top ten, aver ottenuto un quarto posto alle spalle di piloti più attrezzati, è un motivo di soddisfazione. Sono felice del feeling che chilometro dopo chilometro sto trovando con la macchina, che sento sempre più mia. Mi sono proprio divertito su un percorso molto bello, con un tracciato piacevole, molto stretto, veloce e tecnico che nell’ultimo tratto consente di raggiungere gran velocità e con un asfalto irregolare che ti porta in giro. Mi rivedrete l’anno prossimo, magari sperando in un podio».
Nicola Grazioli su Gloria C8 (sesto classificato): «Se guardiamo il piazzamento dello scorso il risultato di oggi è un passo indietro, ma lì davanti abbiamo piloti e vetture di alto livello rispetto al mio standard. Nella run del mattino ho faticato, perché ho provato un treno di gomme nuovo, con una mescola diversa, che ci ha costretto ad adattare la macchina. Nell’intervallo abbiamo lavorato con il team e la seconda manche è stata particolarmetne positiva. Adesso cercherò di essere al via anche della Trento Bondone».
Rudi Bicciato su Mitsubishi Lance Evo Vi (primo gruppo A-S): «La Levico-Vetriolo è proprio difficile. Non sono riuscito a memorizzarla dopo le prove del sabato ed ho fatto un po’ di fatica, pur avendo partecipato anche alla prima versione della gara, fra l’altro con la stessa vettura, ma con 150 cavalli in meno. Ho fatto troppi errori, ma non era facile. Singolare poi il fatto di aver ottenuto l’identico tempo nelle due salite».
Adolfo Bottura su Lola B 99/50 (decimo assoluto): «Risultato positivo se consideriamo che nelle prove ho avuto tante difficoltà per un problema elettrico. In gara sono partito motivato, certo che la vettura fosse a posto dopo gli interventi della serata, con l’obiettivo di onorare al meglio l’amico Francesco Pera e mio cugino Mauro Bottura. Sono riuscito con grande determinazione a condurre una buona prestazione, che mi ha premiato con la decima prestazione, ma primo di gruppo».
Massimo Maniero su Bmw M3 E30 (1° classificato auto storiche): «Giornata da incorniciare con il miglior tempo complessivo fra le storiche, che mi gratifica molto e mi dà auto convinzione anche per le prossime sfide. Un successo che personalmente mancava dal 2006, su un tracciato bellissimo, molto tecnico e veloce, con un asfalto che non concede distrazioni. Sono contentissimo per la prestazione cronometrica, visto che nelle prove il meteo non è stato dei migliori. Nella prima manche ho preso in mano la macchina staccando un 4’55”72 e nella seconda ho migliorato di ulteriori tre secondi, centrando un ottimo tempo di 4’52”61, poi risultato il migliore della giornata, scavalcando Pizzato nella generale. Per il mio team è poi giunta la doppia soddisfazione per il terzo posto di Massimo Ronconi. Non ci resta che festeggiare subito, poi testa fissa alla Trento Bondone, con la certezza che tornerò a Levico anche il prossimo anno per cercare di bissare la vittoria».
Diego Degasperi (presidente di Trentino Motorsport): «È stata un’edizione indimenticabile. Sono stanchissimo, ma felice. Ci siamo migliorati ulteriormente rispetto allo scorso anno e questo grazie ad una squadra di collaboratori fantastici, tutti con grande esperienza e passione. E i piloti questo aspetto lo hanno apprezzato, come probabilmente il fatto che la regia dell’evento sia in mano ad uno di loro, che conosce le esigenze di chi guida. Priorità che desiderava Francesco Pera. Il fatto che quest’anno nelle prime gare si registri un trend negativo del 25% in quanto a partecipazione, aver portato al via solo 10 vetture in meno rispetto allo scorso anno è un aspetto da non sottovalutare, fra l’altro con alcuni driver inizialmente iscritti e poi costretti a dare forfait per problemi con il mezzo e con l’adattamento alle nuove normative. L’anno prossimo penso che potremo raggiungere quota 200 e spero davvero di reindossare il casco. È stata una sofferenza non mettere la tuta quest’anno».
Fonte e foto: ufficio stampa Pegaso Media
Foto di Hans Vila
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