Secondo nell’edizione 2022 della gara, il giovane bresciano trae una sintesi di due delle cinque prove speciali in programma. Grande, il fermento registrato da Scuderia Etruria Sport e Deltamania Montalcino.
È un countdown scandito dall’entusiasmo, dal grande fermento registrato dallo staff di Scuderia Etruria Sport e Deltamania Montalcino, quello che sta separando gli appassionati dalla partenza del Rally del Brunello, appuntamento che chiamerà sugli sterrati della provincia di Siena – il 10 e 11 novembre – gli esemplari del Campionato Italiano Rally Terra Storico e quelli moderni, in coda alla “carovana” tricolore. Un percorso, quello all’interno delle prove speciali proposte, che prosegue con la disamina proposta da chi si è reso protagonista nella precedente edizione di gara.
A descrivere le prove speciali “Castiglion del Bosco” e “Pieve a Salti” è Andrea Mabellini, giovane pilota bresciano interprete nel panorama rallistico continentale che – nell’edizione 2022 della manifestazione – si è elevato al secondo posto assoluto, alle spalle del vincitore Paolo Andreucci.
CASTIGLION DEL BOSCO
7,02 km
“Difficile, tosta. Presenta alcuni pezzi di asfalto all’interno, ci sono dei punti che sono veramente velocissimi. Bellissima questa, ma è un giudizio che possiamo dare a tutte le prove messe in programma dal Rally del Brunello”.
LA SESTA
7,18 km
“La prova è caratterizzata da una carreggiata larga, rispetto ai soliti standard. Alterna alcuni pezzi veloci ad altri guidati ma è comunque molto scorrevole, a me piace molto. Lo scorso anno mi ha impressionato perché lo sterrato è molto battuto, ha poca terra morbida che fa scivolare”.
Tutte le informazioni sono disponibili all’interno del sito ufficiale della manifestazione, all’indirizzo https://rallydelbrunello.com/
Nella foto (Passaniti): Andrea Mabellini e la copilota Virginia Lenzi all’arrivo, nel 2022.