Al 46° Trofeo Maremma vittoria per Nucita-Pollet (Skoda Fabia Rally2)

Gara costantemente incerta, per i vertici, sempre giocata sul filo dei decimi di secondo, per un rush finale decisamente incandescente. Il resto del podio per Avbelj-Andrejka e Tosi-Del Barba, tutti su una Fabia Rally2.
Sfortuna per il friulano Luca Rossetti, fermatosi per incidente durante la terza prova ed anche per il pisano Michele Rovatti, fermato da un guasto, entrambi erano in zona podio in lotta serrata.
La gara “nazionale” è stata appannaggio dell’elbano Volpi (Skoda) e nella “storica” ha dominato la Ford Sierra Cosworth del livornese Mariotti.

La 46ª edizione del Trofeo Maremma ha dato il via alla sfida 2022 della International Rally Cup con le otto prove speciali divise in due giorni della classica competizione organizzata dalla MaremmaCorse 2.0, che ha registrato il record stagionale di adesioni (163) e vinta dal siciliano Andrea Nucita, in coppia con il veneto Rudy Pollet, su una Skoda Fabia rally2. Una vittoria arrivata al termine di un confronto tanto serrato quanto spettacolare, reso incerto anche dalle mutevoli condizioni meteorologiche, che ha hanno sempre reso evidentemente difficoltosa la scelta degli pneumatici e del set-up da parte dei piloti.
La lotta di vertice, sulle prime due prove del sabato aveva riguardato anche il friulano, già Campione europeo e italiano Luca Rossetti (Skoda) ed il pisano Michele Rovatti (Skoda), entrambi fermati ad inizio giornata odierna: il primo per incidente (quando era secondo) e per un guasto meccanico l’altro (quando era terzo).
Nucita era comunque andato al comando dalla seconda prova speciale ed una avendo avuto ragione di misura poi dell’assillo di Rossetti (che aveva vinto la chrono inaugurale), ha lottato con forza contro lo sloveno Bostian Avbelj, anche lui con una Fabia Rally2, condivisa con Andrejka. Per l’intera seconda giornata di gara Nucita e Avbelj hanno duellato sul filo dei decimi di secondo e praticamente è stata necessaria l’ultima prova speciale per decretare il vincitore del Trofeo Maremma targato duemilaventidue.
Confronto sfiancante quanto avvincente ed esaltante anche per la terza posizione, andata poi al brillante reggiano Gianluca Tosi, con navigatore Alessandro Del Barba, sulla Skoda Fabia Rally2. Partito con cautela dall’ottava posizione, il pilota di Castelnuovo Monti ha compiuto una interessante progressione che lo ha portato sul gradino più basso del podio dopo un acceso duello con il piemontese Alberto Roveta (Skoda Fabia), insieme a Castiglioni. Ritmo alto anche per loro, quarti alla fine, i quali si vanno a porre tra i candidati di vertice per la serie internazionale.
Top five centrata da Razzini-Marcomini, Skoda Fabia anche per loro, autori di una prestazione concreta e sempre da alta classifica, posizione rilevata dal comasco Alessandro Re, uscito di strada a due prove dal termine, con la VolksWagen Polo R5. E prestazione solare è stata anche la sesta piazza ottenuta dall’altro reggiano Antonio Rusce, con la Hyundai i20 Rally2, con copilota Giulia Paganoni. Per loro un risultato di pregio, partiti dalla iniziale decima posizione.
Il migliore della nutrita pattuglia di driver locali, è stato l’alessandrino naturalizzato maremmano Matteo Ricaldone, affiancato dal livornese Floris, su una Volkswagen Polo, finito al settimo posto con ampio merito. Partito dall’undicesimo assoluto, nonostante una concorrenza qualificata e le difficili condizioni sia del meteo che della strada ha saputo trarre il meglio con una prestazione nuovamente cristallina, bissando quella solare dell’ottobre scorso. Tra i locali ha svettato anche Francesco Paolini, da Massa Marittima, al debutto con una Skoda Fabia: ha terminato nono assoluto, dopo un avvio sofferto prendere le misure alla trazione integrale boema, in coppia con Marco Nesti.
La competizione riservata alle auto storiche, prova di avvio del Trofeo di terza zona, è stata vinta dal livornese Riccardo Mariotti, in coppia con Sanesi, su una Ford Sierra Cosworth. Per loro una leadership mai messa in discussione, avviata con le prime battute di gara e mai messa in discussione, confermando la competitività della trazione posteriore inglese. Seconda posizione finale per il pratese Brunero Guarducci, affiancato da Migliorati, sulla BMW M3. Gradino più basso del podio per l’elbano Efisio Gamba, con una meno potente Peugeot 205, condivisa con Maurizio Olla.
E sempre di Isola d’Elba si parla per la parentesi “nazionale” della gara, che contava due prove in meno, andata in sicurezza nelle mani di Andrea Volpi, già secondo assoluto lo scorso anno a Follonica. Anche in questo caso una gara sempre al comando in sicurezza, per il driver di Portoferraio, con la Skoda Fabia R5 condivisa con il conterraneo Maffoni. Secondo ha finito il pratese Bernardo Bettarini, con Bernardi alle note, terzo ha chiuso Renzo Mannini, assecondato da Mugnaini, anche loro con una Fabia.
Eni Rewind ancora al fianco dell’evento. Anche per quest’anno il main sponsor della competizione è stato Eni Rewind, la società ambientale di Eni che opera in linea con i principi dell’economia circolare per valorizzare i terreni, le acque e i rifiuti attraverso progetti di risanamento e di riqualificazione sostenibili. Per la società è una conferma della sinergia con il territorio e una rinnovata occasione per confermare il proprio impegno nelle attività di bonifica, di messa in sicurezza e di valorizzazione delle ex aree minerarie che hanno un forte valore identitario per la comunità locale. Un momento di partecipazione in cui Eni Rewind racconta agli stakeholder la visione strategica delle proprie attività anche per il recupero efficiente e sostenibile di risorse e asset. Rewind è l’acronimo di Remediation and Waste Into Development, una sintesi efficace della mission aziendale. Inoltre, dal 2020 la società ha avviato una progressiva trasformazione da service company di Eni a operatore di mercato nello sviluppo di progetti e servizi ambientali per terzi.
Classifica assoluta: 1. Nucita-Pollet (Skoda Fabia Evo) in 1:00’08.5; 2. Avbelj-Andrejka (Skoda Fabia) a 2.8; 3. Tosi-Del Barba (Skoda Fabia Evo) a 50.9; 4. Roveta-Castiglioni (Skoda Fabia Evo) a 56.5; 5. Razzini-Marcomini (Skoda Fabia Evo) a 1’36.4; 6. Rusce-Paganoni (Hyundai I20 N) a 1’41.7; 7. Ricaldone-Floris (Volkswagen Polo) a 1’53.0; 8. Sartor-Rocca (Skoda Fabia) a 2’09.1; 9. Paolini-Nesti (Skoda Fabia) a 2’22.3; 10. Goldoni-Macori (Skoda Fabia) a 2’23.9.
Fonte: ufficio stampa | Alessandro Bugelli
Nella foto: Nucita-Pollet in azione (foto AmicoRally)

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